Vogliono neutralizzarci la coscienza critica e censurare ogni forma di dissidenza, speculando soprattutto al “sonno della ragione”, a al senso di colpa di milioni di covidioti mascherati e tamponati, impauriti e decerebrati.
La resilienza è una capacità innata, e indica il modo di affrontare, e riorganizzare in maniera positiva la propria vita dopo aver subito eventi particolarmente traumatici, senza alienare la propria identità. Il problema dell’emergenza sanitaria lo ribadisco, è grave e reale, ma il sovraffollamento dei reparti di terapia
Benché la stragrande maggioranza delle persone rimanga indifferente alle sirene del complottismo, una percentuale anche piccola, potrebbe annullare la possibilità di raggiungere l’immunità di gregge, rifiutando di vaccinarsi.
In questa mia esposizione sulle problematiche da Covid-19, chiedo gentilmente il contributo tramite le vostre risposte o ragionamenti, da parte dell’unico parlamentare che ci rappresenta in Svizzera e dei Comites, oltre a tutti coloro che mi leggono.
In questo periodo di emergenza prolungata, l’uomo che alimenta il suo spirito guidato dalla curiosità, e tramite la conoscenza è più libero dalle manipolazioni e dai dogmi ideologici. Bisogna cercali questi mentori o entità di sorgenti del sapere, che accendono in noi la scintilla immortale della libertà.
Non essendo uno scienziato e non avendo un laboratorio, ovviamente, le fonti non sono mie ma prelevate dopo un’accurata scelta dalla rete e riviste suo tema.
L’Italia chiusa in casa nel paese della televisione, mentre il governo dichiara che internet dovrebbe essere accessibile a tutti per costituzione. Come e con quali risorse ciò sarà possibile non è spiegato.
L’Italia chiusa in casa nel paese della televisione, mentre il governo dichiara che internet dovrebbe essere accessibile a tutti per costituzione. Come e con quali risorse ciò sarà possibile non è spiegato.
Se qualcuno avesse pronosticato nel 2019 l’attuale situazione mondiale, sarebbe finito sotto cure
psichiatriche. Bene, dopo alcune settimane di stato d’emergenza questa voce suona quasi normale, anzi è diventata parte di noi.
Uno spettro si aggira oggi per il mondo. Il coronavirus, termine più cliccato delle ultime settimane in tutto il globo dell’etere, per la gioia dei motori di ricerca che hanno fatto palate di likes pubblicitari.
23/12/2020
Seguirò instancabilmente a scrivere il mio pensiero, rischiando di non essere capito o ascoltato, tale è invasiva la cronaca dominante, che le voci non allineate si disperdono come sabbia nel deserto. È forte il sospetto, che stiamo subendo un metodo di governo che utilizza la pandemia a proprio beneficio per una riorganizzazione autoritaria del potere attuando misure sempre più restrittive delle nostre libertà. Secondo un report del World Economic Forum dal titolo “Digital Tranformation: Powering the Great Reset”, studio del principale gruppo mondiale di analisi economiche, data la crisi imminente attribuita alla pandemia, la svolta digitale sarà la protagonista e lo strumento del cambiamento. Da qui un Grande Reset ripensando un mondo diverso. I termini che usa il sito del WEF sono poi ancora più incisivi: “l’iniziativa Great Reset ha una serie di dimensioni per costruire un nuovo contratto sociale che onori la dignità di ogni diritto umano”. Non solo una trasformazione digitale ma anche un cambiamento del contratto sociale. In una economia globalizzata già esistono contratti sociali simili, cambia il contesto a secondo della storia, etnia e religione. Questo percorso avviato da anni, rafforzato dall’evento storico della pandemia avrà nuova linfa, camuffato come strumento di democrazia, avvierà una digitalizzazione dell’intera società (esempio: film The Circle). Sempre dal rapporto del “WEF”: Nuove forme di lavoro (smart working) stanno per diventare il lavoro per eccellenza, la povertà verrà sconfitta, e ci troveremo sicuramente dentro ai nuovi contratti sociali firmati da entità sovranazionali a cui abbiamo demandato la nostra sovranità. È la prima volta nella storia che una rivoluzione non parte del basso, e il popolo non insorge, anzi in una ebete obbedienza non si schiera perché senza strumenti o ricattabile. Propongo alcune voci autorevoli per introdurre questa mia riflessione, che spazierà dal linguaggio dell’ideologia neoliberista come strumento di dissuasione al ricatto delle nostre libertà, all’uso del nostro pensiero critico e della tecnologia, e della conseguente egemonia finanziaria per attuare la rivoluzione già in atto di questo nuovo feudalismo. Il mio è un tentativo di socializzare e rinforzare tali idee, spesso soggettive e inclini all’attivismo da tastiera, ma con l’unico obiettivo certo, di fare chiarezza. Hegel: La libertà è una rischiosa conquista: la merita soltanto chi mette in gioco la propria vita e preferisce la morte alla sottomissione al volere altrui. È una decisiva prova del fuoco che seleziona gli uomini e li divide in chi è capace di dominare e chi di soltanto di obbedire. Merita invece di servire chi per incapacità o per viltà, vuole conservare la propria vita, barattando la libertà con la sopravvivenza. Yuval Noah Harari I leader sono quindi intrappolati in un doppio legame. Se rimangono al centro del potere, avranno una visione estremamente distorta del mondo. Se si avventurano ai margini, sprecheranno troppo del loro tempo prezioso. E il problema non farà che peggiorare. Nei prossimi decenni il mondo diventerà ancora più complesso, e di conseguenza, i singoli esseri umani, pedoni o re, conosceranno ancora meno i gadget tecnologici, le correnti economiche e le dinamiche politiche che plasmano il mondo. Socrate consigliava, che il meglio che possiamo fare in tali condizioni è riconoscere la nostra ignoranza individuale ". Fusaro: La nuova classe dominante è composta da una ristretta aristocrazia finanziaria apolide, sradicata, post-borghese e ultra capitalistica. Essa vive di rendita finanziaria, sotterfugi e truffe bancarie, super sfruttamento del lavoro altrui. Il suo scopo è ridurre il mondo intero a spazio liscio dello scorrimento delle merci, delle persone mercificate e dei capitali liquido-finanziari. Da parte della UE si spera in una forte cooperazione con Biden sulle questioni relative alla salute e al clima. Tra le altre cose, c'è la questione della cancellazione del debito per paesi e regioni economicamente deboli. Le nazioni industrializzate dovrebbero fare molto di più per aiutare i paesi in via di sviluppo a ridurre i loro debiti nella crisi Corona, ha chiesto il FMI.
Il linguaggio dell’ideologia neoliberista
Noi classe dominata sempre più analfabeta, e ignara dei cambiamenti in corso, non siamo più rappresentati, se non da noi stessi, che subiamo in una muta sofferenza, che ha come simbolo l’uso della mascherina, indipendentemente dall’utilità. Non avendo padronanza del linguaggio, assimiliamo il cosiddetto “new speaking”, di stampo anglosassone e dei mercati. Alcuni esempi della narrazione dei dominanti, e le loro reali intenzioni che si celano, ad ‘una attenta riflessione.
- Divieto di assembramento (R.D. 6, novembre 1926, n. 1848) provvedimento a protezione da infezioni da coronavirus, e raggruppamento di persone con intenzioni ostili, sospette o sconosciute. = se c’è l’assembramento, ci possono essere le contestazioni del regime. Quindi niente manifestazioni sindacali e di piazza. Verrà mobilitato l'esercito per fare rispettare il coprifuoco e si rischiano sanzioni da 400 a 3 mila euro».
- Distanziamento sociale misura di controllo utilizzata per rallentare la diffusione di una malattia contagiosa riducendo i contatti con le altre persone = regola chiave della società terapeutica, che include i lockdown nella forma più estrema, al divieto di assembramento. Con il termine “sociale”, si sta rimodellando la società, escludendo gli altri a priori per creare una comunità, rapporti di solidarietà o un legame stabile. L’altro diventa un potenziale virus a cui distanziarsi escludendolo.
- Task force Gruppo di esperti incaricati di fronteggiare particolari situazioni in campo politico, economico, eccetera. = Scarico di responsabilità da parte del governo, per incapacità di prendere in mano la situazione, oltre ai costi di denaro pubblico sperperato, gettando la maschera, pardon la mascherina per rivelare la propria essenza di una politica tragicamente incapace.
- MES o Recovery Fund, Eurobond, Coronabond = aiuti economici di banche private a nome della BCE per fronteggiare le crisi. Lo stato da dei soldi ad un ente sovranazionale (contributi EU) per poi farceli prestare dallo stesso, dietro forti interessi e con l'obbligo di rispettare certe "linee guida" che riguardano tagli alla spesa pubblica, e riduzione del valore di titoli di stato investiti dalle famiglie.
- La missione delle case farmaceutiche è contribuire al miglioramento della salute e del benessere in ogni fase della vita per tutti, mettendo a disposizione risorse e conoscenze scientifiche, stabilendo standard di riferimento in materia di qualità e sicurezza = 1) pochi investimenti sui vaccini prima del Covid19, perché non erano redditizi, 2) Ricerca mRNA fatta con soldi governativi. Le lobby farmaceutiche ne potranno trarre enormi profitti, mentre i governi pagheranno per avere quei vaccini che essi hanno aiutato a sviluppare, contribuendo in primo luogo a finanziarne lo sviluppo!
- Roberto Speranza “Gennaio sarà il mese delle vaccinazioni anti-Covid. Il 29.12 è prevista la consegna del vaccino Pfizer e da quel giorno l'Italia sarà pronte a partire". Il vaccino sarà "sicuro e "volontario". = Stanno già progettando come farci vaccinare, magari con patentino o passaporto che certifichi la vaccinazione, diversamente verranno negati alcuni servizi ancora da definire.
Il linguaggio del nuovo ordine, ha tacciato con i termini: complottista, negazionista, fascista, sovranista, tutti coloro non allineati al pensiero unico. In questo attuale consenso conformistico di massa, che accetta e si adatta ad ogni decisione presa dall’alto, il dissidente o attivista, verrà tacciato dei vari “ista” sopra elencato, per creare artificiosamente due linee di pensiero (a favore o contro). Sono convinto che molti non riescano a fruire con consapevolezza della gran mole di informazioni alle quali sono esposti quotidianamente, diventando vulnerabili e a rischio di possibili strumentalizzazioni. Le dittature sono fondate sostanzialmente sulla paura di un pericolo imminente. Iniziamo a capire che là fuori non c’è: un pericoloso e mortale agente patogeno, l’illusione della pandemia, della guerra al terrorismo e delle crisi economiche, e tutto si spegnerà istantaneamente. La forza di questo regime autoritario risiede sostanzialmente nel controllo del pensiero delle masse. Spegniamo i media, usciamo dalla caverna platonica e vediamo che il mondo reale non è quello raccontato.
La libertà nello stato di emergenza
È stata segnalata da parte del Consiglio di Europa una violazione dell’art.15 CEDU dello Stato italiano di avere omesso di segnalare al Segretario generale la sospensione dei diritti fondamentali, durante la gestione della pandemia. Tale convenzione ratificata anche dall’Italia, prevede che tutti gli stati rispettino una serie di libertà fondamentali tra cui l’articolo 15 che stabilisce che, “in caso di guerra o di un ‘altro grave pericolo pubblico che minacci la vita di una nazione, gli stati contraenti possano limitare queste libertà, limitatamente al tempo richiesto dalla situazione e a condizione che tali misure non siano in conflitto con altri obblighi di diritto internazionale, alla condizioni che tali limitazioni vengano comunicate al Segretario generale del Consiglio d’Europa, informando sulla durata delle misure e illustrandone la proporzionalità”. L’Italia, rispetto a molti altri paesi non lo ha comunicato, dopo avere introdotto le misure restrittive a partire dall’11 marzo. Pertanto, tutti i cittadini italiani colpiti dalle misure illegittime del Governo possono rivolgersi alla Corte Europea di Strasburgo per tutelare i propri diritti violati. Prevale comunque la tesi di Hegel, che meritiamo tutti questo stato servile, essendo vili e impauriti di perdere il proprio stato sociale o addirittura la propria vita, barattando la libertà con la sopravvivenza. Sulla libertà è già stato detto di tutto, dai filosofi e non, e quindi mi limito a consigliare l’azione da me sopra indicata sulla violazione dell’art.15.
Il pensiero critico è l'antidoto
Vogliono neutralizzarci la coscienza critica e censurare ogni forma di dissidenza, speculando soprattutto al “sonno della ragione”, a al senso di colpa di milioni di covidioti mascherati e tamponati, impauriti e decerebrati. Noi “gli untori” secondo la narrazione rimaniamo i primi responsabili di tutto questo. Una preoccupante “infodemia”. fake news e disinformazione sono in pieno boom, fioriscono le teorie del complotto. Vedi il film "Plandemic", oppure i Riuniti in Bildemberg, società segrete o degli illuminati, per finire con l’apocalissi. Alcune strategie da utilizzare in risposta alle teorie del complotto, consiste nell'inoculare a me stesso, identificando i tratti del pensiero cospiratorio, pensando in modo analitico e non emotivo. L'antidoto al pensiero cospiratorio è il pensiero critico, chiedendosi ad ‘esempio se per combattere un virus, è lecito chiudere le persone in casa, e bloccare l’economia di interi paesi, e sospendere vari articoli della costituzione? Non ci accontentiamo di vivere nel benessere, che non è da confondere con un’abbondanza di informazioni, meccanismi economici e dati che ci informino. Vogliamo sentirci partecipi e responsabili di noi stessi e di essere quindi considerati dalla politica in quanto tali. Siamo stufi di subire una democrazia imbavagliata con leggi, sanzioni e via dicendo. In questo civismo omologato, svuotante, che rende le persone meri consumatori manipolabili. Carriera, lavoro, solo a chi si uniforma, distraendoci con obiettivi isolati, tecnicizzati, dal vero dibattito: la libera scelta della formazione e dell’informazione. Ossia il potere nelle mani di pochi o del popolo. Di qui la necessità di anteporre i doveri ai diritti, i quali non vanno affossati ma nemmeno assecondati.
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19/11/2020
La resilienza è una capacità innata, e indica il modo di affrontare, e riorganizzare in maniera positiva la propria vita dopo aver subito eventi particolarmente traumatici, senza alienare la propria identità. Il problema dell’emergenza sanitaria lo ribadisco, è grave e reale, ma il sovraffollamento dei reparti di terapia intensiva e rianimazione è un problema annoso della sanità, non è un problema dovuto al contagio! La differenza con il passato sta solo nella diversa rilevanza mediatica che esso ha assunto con il Covid. La mia riflessione contiene le strategie e gli strumenti e le loro conseguenze, messi in atto dall’élite finanziaria tramite i governi, e dagli scenari di come essa usi l’emergenza come strumento di repressione. Elencherò gli errori macroscopici e le azioni a mio giudizio necessarie per uscirne. Il mio intento e di smentire l’alluvione di propaganda intimidatrice cui ci sottopone il complesso scientifico-mediatico che si è completamente messo sotto i piedi la politica.
Strategie - Non è in atto sul fronte della pandemia, una lotta tra vili negazionisti, da una parte, e dotti scienziati, dall’altra, non uno scontro astrattamente teorico e sconnesso dalla concreta realtà sociale e politica. È una battaglia tra chi ritiene che un virus non possa giustificare la distruzione delle libertà, dei diritti e della Costituzione, e chi ritiene si possa sacrificarli in nome della salute. La resilienza, quando si attiva, non sempre porta a risultati positivi, essendo influenzata da diversi fattori, individuali, sociali e relazionali, ma soprattutto dai servizi d’informazione che scolpiscono nelle nostre menti il cosiddetto pensiero unico, che trasforma ideologicamente diritti e conquiste in privilegi. Per poi rimuovere quegli stessi diritti e quelle stesse conquiste in nome della lotta ai privilegi. Così alcuni si autogestiscono, mentre altri "soccombono", arrivando in alcuni casi a sviluppare vere e proprie psicopatologie. La comunicazione poi, sempre più virtuale, ci dà l’illusione della vicinanza, mentre l’emergenza ci ha tolto quella reale. Tutti a distanza di un metro, niente abbracci, niente baci, tutti a distanza nel freddo del non contatto. Non ci rendiamo conto, ma la conseguenza, col protrarsi dell’emergenza, sarà un profondo dolore individuale, di cui siamo già vittime. Ci stanno costruendo sistematicamente la nostra solitudine. Non confondiamo questa violenta espropriazione per una nostra inadeguatezza individuale.
Strumenti - Mercati Finanziari - due scenari futuri auspicabili
1) Nello scenario peggiore, la maggior parte delle le nazioni dovranno fare un lockdown di due mesi e molte piccole aziende falliranno, nonostante le banche centrali immetteranno denaro quasi senza limiti. Molti settori come turismo e cultura non potranno riaprire al 100% fino all’estate 2021 anche per i costanti “ritorni” dell’epidemia e nuovi lockdown, sperando che l’epidemia finirà, anche senza un vaccino.
2) Nello scenario migliore: la situazione in 2-3 mesi migliora, plausibile vedendo la Cina e il 2020 sarà solo un brutto anno da ricordare, anno in cui chiuderanno tante piccole aziende che non hanno liquidità, ma che potranno riaprire 6-9 mesi dopo. Riaprire tutto in occidente almeno per l’estate, con tutti i limiti previsti, sarebbe il male minore a livello economico.
Conseguenze
- prospettiva di sviluppo e di guadagno per il futuro, e nuovi investimenti borsistici in settori come la sanità, digitalizzazione dell’apparato amministrativo e didattico, e-commerce e smart-working
- tagli alla spesa pubblica e privatizzazioni a conduzione franco-tedesca e investitori cinesi
- concentrazione nelle mani di pochi privilegiati d’ingenti risorse economiche e le armi politiche, tecnologiche e mediatiche per garantirsi il controllo e il possesso
- impoverimento della popolazione e aumento del debito pubblico, privato e delle aziende
- aumento della disoccupazione e del precariato, con conseguente ristrutturazione di interi settori produttivi, nonché fallimento di migliaia di piccole medio imprese. Aumento del fenomeno usura
- emergenza come nuova “normalità” = divieto assembramenti, violazioni libertà, società del controllo
- campagne vaccinali obbligatorie (speranza o rischio?)
Scenari - Siamo consumatori globali privi, tuttavia, di dispositivi politici e morali in grado di governare la sopraggiunta complessità. Sono convinto che il capitalismo tramite il sistema neoliberista, e la complicità di tutti noi consumatori, abbiamo predisposto le condizioni ecologiche per la diffusione del virus: lo sfruttamento scriteriato delle risorse ambientali agevola l’ormai noto fenomeno dello spillover, peggiorando le condizioni di vita di tutti gli esseri viventi (surriscaldamento globale, polveri sottili, piogge acide, etc.). L’egemonia mediatica si focalizza sul virus, i bollettini, la biologia, la responsabilità individuale, le terapie e i vaccini per “risolvere” biomedicalmente il problema. È una visione miope, falsa, perché i fattori decisivi che spiegano l’origine e l’evoluzione della pandemia e il suo impatto in termini di disuguaglianze sociali della salute sono, la precarizzazione lavorativa, la povertà, il problema della casa o i soprusi ambientali, e la distribuzione disuguale del potere. Per ridurre le disuguaglianze ci sarebbe da fare politiche radicali, profonde per cambiare un sistema produttivo, finanziario, di consumo e culturale, che contrasti la grave crisi sociosanitaria ed eco-sociale attuale. A differenza della propaganda dei media, non sappiamo quale sarà l’efficacia dei vaccini, e se il livello di immunità sarà sufficiente per evitare nuove reinfezioni. Credo che la notizia del vaccino serve per farci accettare il lockdown, nella convinzione che a brevissimo saremo liberi. Questa interpretazione strumentalizzata dell’epidemia, attacca l’intera società globale con proporzioni rilevanti, dietro decisioni che interpellano direttamente la vita privata, la responsabilità individuale e il nostro tempo libero, e si intravvede apertamente una strategia di «medicalizzazione del sociale e dell’individuale». Si vuole preservare le attività esplicitamente economiche (pubblico-produttive) e limitare tutte quelle correlate alle relazioni umane (privato-improduttive), chiamata sfera ibrida delle azioni umane improduttive che hanno a che vedere con il relazionarsi con gli altri, con i legami sociali, e il loro mantenimento in una rete di rapporti molteplici con persone, al di fuori dal tempo del lavoro produttivo certificato come tale. L’affermazione di tenere a casa i non indispensabili non fa che ribadire ulteriormente il principio ordinato intorno al ruolo essenziale del profitto che va accettato in una sorta di sottomissione collettiva ritualizzata. Il Covid19, intanto, si sta rivelando un potente strumento di delegittimazione della narrazione neoliberista. Mette a nudo il volto feroce e criminale di questa globalizzazione che da un lato mette in comune virus, disastri ambientali, milioni di lavoratori senza diritti sradicati dai loro luoghi nativi, impoverimento delle classi subalterne, dall’altro concentra nelle mani di pochi privilegiati ingenti risorse economiche e le armi politiche, tecnologiche e mediatiche per garantirsi il controllo e il possesso. Il virus di per sé non abolirà il capitalismo, e nemmeno lo farà con un neoliberismo che infetta le menti e distrugge le vite.
Errori macroscopici dei governi e delle loro politiche:
- assistenza sanitaria smantellata con politiche di austerità, imposte dalla politica truffaldina UE
- lockdown e misure di contenimento caotiche tra stato e regioni e ininfluenti per il contagio
- uso aberrante del linguaggio del terrore mediatico e inganno di volersi preoccupare della nostra salute
- mancanza di previsione e capacità di anticipo sulle questioni sociali, sanitarie ed economiche
- strumentalizzare che i tamponi non distinguono tra virus influenzali diversi (Covid o influenza?)
Azioni necessarie
vero dibattito libero parlamentare sui DPCM e di tutte le decisioni che seguiranno per la ripresa
- ricoveri decisi dai medici di famiglia, essendo la mortalità del virus bassa, e ricovero non necessario
- per i positivi con sintomi, e non affetti da altre patologie, alimentazione e attività fisica controllata.
- diritto di: spostamento incondizionato, attività commerciali e culturali, apertura scuole, manifestare
- dibattiti pubblici in diretta su temi sociali e scientifici, attraverso un confronto tra ipotesi alternative
- digitalizzazione per la burocrazia e della rintracciabilità dei contagiati con sintomi importanti
- miglioramento del trasporto pubblico
- indagini per usura e appropriazione alle famiglie e piccole e medie imprese in crisi, e aiuti pubblici
- Regole più flessibili per favorire prestiti delle banche a imprese e famiglie, ma con controlli più severi
- Verifica scientifica con partners internazionali, sull’acquisto da parte della UE per fornitura vaccino Pfizer (o altri), senza imposizioni per legge di vaccinazione
Conclusioni Lo stato precario già preesistente la pandemia, risulta palese, come la non volontà di debellare il contagio e quindi mantenere l’emergenza da parte dei governanti, che hanno disposizioni ben precise in merito al piano di “Gran reset mondiale” dell’economia. Ribelliamoci a questo regime autoritario sanitario e terapeutico, prendendo come modello la costituzione prima che sia troppo tardi. L’obiettivo criminale della grande finanza, è quello di strozzare l’economia reale, per poi appropriarsene a prezzi irrisori. Essa è nemica tanto dei valori proletari (lavoro, solidarietà, diritti sociali), quanto di quelli borghesi (famiglia, Stato, religione, morale). Attiviamoci in maniera pacifica ma con clamorosa partecipazione, altrimenti la colpa più grande rimarrà la nostra. Mettiamo in moto la nostra imponderabile resilienza collettiva, scendendo in piazza, sviluppando nuove azioni collettive, scioperi e disobbedienza civile come il boicottaggio, la non collaborazione, il digiuno, le marce, se non vogliamo diventare servi della gleba. Viviamo nella morsa di coloro a cui è capitato l’occasione di assumere un comando assoluto, senza precedenti, sulla nostra vita, sui nostri diritti fondamentali, violando Costituzione e ogni legge giuridica, morale, civile, umana. “Non è segno di buona salute essere ben adattati a una società profondamente malata”. Krishnamurti (filosofo Indù)
24/09/2020
Benché la stragrande maggioranza delle persone rimanga indifferente alle sirene del complottismo, una percentuale anche piccola, potrebbe annullare la possibilità di raggiungere l’immunità di gregge, rifiutando di vaccinarsi. Attualmente non esiste un vaccino contro il SARS-CoV-2. Quasi 200 potenziali vaccini sono in fase di valutazione sugli animali in laboratorio, e testati anche su dei volontari. Un vaccino serve ad addestrare il sistema immunitario a lottare contro un microbo che può essere un virus, un batterio o anche un parassita, e può causare una malattia grave o addirittura mortale. Per la sezione “Ricerca” inizierei affermando che fare un’analisi e dare un’opinione sulla ricerca del vaccino per debellare il famigerato virus SARS-CoV-2, è come tentare di finire un puzzle che ogni giorno aumenta i suoi pezzi. Tenterò di comporli in modo razionale con risultati molto generici e per niente pretenziosi. Il risultato dipenderà in gran parte dalle fonti a cui farò riferimento, sforzandomi di essere il meno soggettivo possibile, evitando il copia e incolla cosi deplorevole. Vi sono poi gli opinionisti tra cui il sottoscritto, che sotto le spoglie di semplici cittadini, citando le teorie o esperienze di epidemiologi, medici o virologhi, nei loro approfondimenti fanno della narrazione, su temi più grandi di loro credendo di capirci qualcosa. La ricerca di un vaccino, è come una caccia, una corsa, e vede coinvolti molti fronti. Le voraci industrie farmaceutiche in primis, concentrate in 20 grandi multinazionali che controllano la maggior parte del mercato mondiale e non hanno interesse alla nostra salute bensì ai loro profitti. Speculando dell’opportunità che i governi, per uscire dallo stato di crisi pandemica e per rassicurare la popolazione, spacciando questo vaccino come il santo Graal che salverà l’intera umanità, sono disposti a fornire enormi risorse pubbliche - denaro, conoscenze e installazioni pubbliche, semplificando i regolamenti e le valutazioni di pericolosità dei vaccini. Inoltre beneficiano di tagli fiscali oltre a incentivi finanziari riducendo così il rischio dei loro investimenti sulla ricerca, brevettando poi i prodotti che ne risultano e privatizzando gli alti profitti. Loro le multinazionali farmaceutiche, sostengono di avere bisogno di fare grossi guadagni per pagare ricerca, sviluppo e innovazione. In realtà spendono di più sulle vendite, marketing e sul riacquisto di azioni necessarie a sostenere le loro quotazioni in borsa, che su ricerca e sviluppo. La sperimentazione clinica di un vaccino avviene in tre fasi. La prima coinvolge un numero di soggetti ridotto ed è volta a osservare la tollerabilità e la sicurezza del prodotto. Nella seconda i soggetti testati aumentano, così come cresce la definizione di dosi e protocolli di somministrazione, oltre che degli eventuali effetti collaterali. Nella terza fase, nella quale il vaccino viene somministrato a decine di migliaia di persone, per determinare se effettivamente il vaccino fornisce un effetto protettivo. Questo passaggio richiede almeno sei mesi. È questa la fase decisiva, finale, prima di poter pensare alla registrazione e alle successive fasi di produzione e distribuzione. In pratica il vaccino fa al nostro sistema immunitario, i nostri soldati, che c’è una minaccia in corso, un nemico. In questo modo il nostro sistema si allena a trovare le armi giuste per respingere la minaccia, cercando l’immunità ma senza i danni della malattia. Per fare questo poche ore dopo che una dose di vaccino è stata introdotta, i globuli bianchi specializzati del sistema immunitario i linfociti B e i linfociti T sono già attivati. Dopo circa 15 giorni, i linfociti B rilasciano nel sangue gli anticorpi specifici che possono legarsi al microbo bersaglio del vaccino. Alcuni anticorpi neutralizzano il microbo per impedirgli di entrare nelle cellule umane. D'altra parte, i linfociti T (chiamati "killer") entrano in gioco per eliminare i microbi in modo che essi non causino malattie o complicazioni. Affinché il sistema immunitario possa produrre i linfociti B e T efficaci contro un particolare microbo, essi devono imparare a riconoscere alcuni elementi caratteristici di questo microbo: si tratta spesso di proteine specifiche presenti sulla sua superficie. Un vaccino contiene sempre almeno alcuni di questi elementi caratteristici del microbo bersaglio. Una delle voci più importanti quando si sviluppa un vaccino riguarda la sicurezza. Accelerare i tempi è pericoloso, dato che si corre il rischio che sul mercato venga introdotto un prodotto non totalmente conosciuto, e potenzialmente dannoso.
Intanto aumentano i proclami da parte di capi di stato, che a scopo propagandistico elettorale, ci vogliono spacciare il vaccino, come unica soluzione posticipando sempre più la fine dell’emergenza. Come? Enunciando il bollettino di guerra o mantra quotidiano sui numeri dei contagiati, decessi e dei ricoverati. Barattando la libertà per la salute, e spacciando il Covid-19 come metodo politico su scala globale.
Vaccini transgenici – In questa corsa contro il tempo, sono stati condensati in pochi mesi e proposti come candidati i vaccini transgenici. Molti sono ancora nella fase di sviluppo preclinico, ma alcuni hanno già iniziato i test sugli esseri umani. Questi vaccini transgenici, a base di DNA o RNA (molecola implicata in vari ruoli biologici di codifica, decodifica), che rispetto a quelli tradizionali composti dal virus ucciso o attenuato o dalle sue proteine, sono molto più veloci da produrre, data dalla non necessaria presenza del virus stesso. Attraverso il loro materiale genetico, prodotto in laboratorio in maniera sintetica, un frammento del genoma del virus, che corrisponde generalmente alla proteina Spike, può essere iniettato nel corpo e stimolare la produzione di anticorpi contro Covid-19. Si inietta direttamente il frammento di DNA o RNA al posto del virus intero o di un suo antigene (proteina in grado di essere riconosciuta dal sistema immunitario come estranea o potenzialmente pericolosa). L’informazione genetica istruisce le cellule del corpo, e in particolare quelle del muscolo, a produrre loro stesse un pezzo di proteina di coronavirus. Che è esattamente quello che succede quando il virus trasferisce il proprio materiale genetico all’interno della cellula ospite e sfrutta il suo macchinario per sintetizzare altre copie di sé stesso. In altre parole, il vaccino transgenico stimola il sistema immunitario proprio come farebbe il virus, mobilitando non solo le cellule che producono anticorpi (immunità umorale), ma anche quelle che riconoscono gli antigeni del coronavirus espressi da una cellula infetta (immunità cellulare). Altro vantaggio è la loro versatilità, dato che possono essere velocemente adattati alle mutazioni del virus. Siamo comunque ancora in una fase sperimentale. Infatti non sono ancora mai stati approvati per l’uso umano e alcuni trial clinici hanno dimostrato che spesso, per ragioni ancora poco chiare ma probabilmente legate a dosaggi e formulazioni, non riescono a indurre una forte risposta immunitaria nell’uomo. Se anche funzionassero, la sfida sarebbe quella di produrre milioni di dosi in poco tempo. Secondo i ricercatori, anche se poco propagandati, i vaccini transgenici costituiscono la strategia migliore per rispondere in tempi rapidi alla diffusione di un virus pandemico, come Sars-Cov-2 e altri che potrebbero colpirci in futuro. Come per il 5G anche per i vaccini transgenici, si sono create delle narrazioni fantasiose, di cui Bill Gates e il vaccino di Moderna ( vicino l’accordo per 4,5 milioni di dosi con la Svizzera), sarebbero parte di un complotto volto a usare la pandemia del nuovo Coronavirus, per «riprogrammare» il nostro sistema immunitario. Alcuni personaggi apprezzati negli ambienti “free-vax”, parlano di «minaccia dei vaccini OGM». Il riferimento?
Il Parlamento dell’Unione europea avrebbe «approvato una proposta di regolamento sui vaccini geneticamente modificati che supera tutta la normativa sugli OGM a tutela della salute e dell’ambiente». In questo brodo di temi, che non necessariamente possono collegarsi tra loro, si costruisce una narrazione confusa, generando la suggestiva visione dei «vaccini pericolosi imposti dall’alto». Non sono da sottovalutare le segnalazioni di esperi in vaccini e biologi molecolari, che ci sono seri rischi per la nostra salute. Ad esempio, una volta introdotto il DNA e l’RNA nelle nostre cellule per creare la proteina S, non è chiaro come si fermerà la produzione di questo antigene, né che effetto avrà la presenza continuata del DNA/RNA sintetico nelle cellule, che oltretutto, nel caso del DNA, arriva con un promotore genetico molto attivo. Potrei inoltrarmi per mesi facendone uno studio sul tema, ma noto intorno a me troppa pigrizia mentale e paura del contagio, sottomettendo le nostre coscienze infelici, alla religiosa operosità degli stati, che ideologicamente decidono nuove piogge di lockdown locali, e altre restrizioni impensabili prima della pandemia. Altro fattore poco tematizzato sono le condizioni mediche preesistenti, che comprendono alcune patologie, tra le quali soprattutto quelle cardiovascolari e l'ipertensione, e rappresentano condizioni frequentemente correlate alla gravità del quadro clinico da coronavirus. Da una ricerca su scala globale, emerge che il coronavirus potrebbe minacciare anche il sistema nervoso, inclusi il cervello, e il midollo, andando oltre gli organi che regolano la respirazione. Quello che ne deriva è un'alterazione delle condizioni fisiologiche, che può dare origine una cascata di eventi in grado di compromettere la funzionalità di diversi organi. Molti pazienti affetti da Covid-19 potrebbero essere morti per altre condizioni, sopraggiunte prima dell’insufficienza respiratoria, e di conseguenze dovute al loro malfunzionamento.
Basti sapere che se avessimo un sistema immunitario sano, i globuli bianchi eliminerebbero il virus. Chiediamoci come renderlo più efficace, dato che chi vuole imporci il vaccino a norma di legge non lo sta facendo, e chiediamoci del perché la ricerca tende a curare la malattia piuttosto che a prevenirla? Abbiamo capito in questi drammatici mesi, che in caso di contagio, l’aggravamento è provocato da uno stato di infiammazione profonda che altera il sistema immunitario. E quindi, rispettando le regole impostateci, sforziamoci di rafforzare il nostro sistema immunitario, che è strettamente legato al microbiota intestinale, ovvero quell’insieme di microrganismi che regolano molte funzioni e generano una risposta anti-infiammatoria contro i patogeni. L’efficienza di questa attività dipende dalla varietà di alimenti e dalla qualità dei nutrienti che appunto introduciamo con il cibo.
Personalizziamo l’aspetto nutrizionale, viviamo più serenamente e integriamo un’attività sportiva alla nostra vita, e ciliegina sulla torta apriamoci al mondo della spiritualità e degli interessi culturali. Seguiamo i suggerimenti di dietologi e immunologi. Ormai è tardi per fermare il disastro epocale in corso, ma almeno occupandoci noi della nostra macchina perfetta, saremmo meno vittime di questa pandemia mentale ma più causa. Il capitalismo terapeutico, non prenderà le decisioni necessarie per cambiare le cause della(e) pandemie – dal sistema alimentare agroindustriale alla distruzione della biodiversità – anche se esistono parecchie avvertenze che ci sono altre pandemie che incombono. Anzi avendo sotto controllo l’informazione seguirà nella sua narrazione per indurci e convincerci di accettare supinamente al più grande esperimento transgenico di massa sugli esseri umani, e coloro che ci guadagneranno saranno le multinazionali farmaceutiche, e l’oligarchia finanziaria che lucrano con le cause e con la continuazione delle pandemie con il tacito consenso e appoggio della politica per una volta (strano) unita.
03/07/2020
In questa mia esposizione sulle problematiche da Covid-19, chiedo gentilmente il contributo tramite le vostre risposte o ragionamenti, da parte dell’unico parlamentare che ci rappresenta in Svizzera e dei Comites, oltre a tutti coloro che mi leggono. La mia non vuole essere una provocazione, ma un dialogo tra persone coscienti e interessate, a dare notizie che vadano oltre il numero degli italiani rimpatriati durante il Lockdown, annunci di decreti a favore degli italiani nel mondo, aperture di nuove sedi, proposte di abolizioni di tasse “ingiuste” o per finire Carte d’identità elettronica per gli italiani nel mondo. In nessuna sede ufficiale o tramite il mainstream, si è alzata da parte vostra, una voce critica contro l’operato del “governo”. Possibile che tutto sia andato liscio, o il vostro “politicamente corretto”, vi impone una mascherina, simbolo della pandemia mentale? Se ne parlerà durante la campagna elettorale per le regionali a settembre, come finta lotta politica, quando la crisi finanziaria sarà in piena maturazione?
Questa pandemia, che causerà più decessi per ragioni economiche e sociali che il virus stesso, era prevedibile? Tutte le futurologie del ventesimo secolo che hanno predetto il futuro sono crollate. Tuttavia, continuiamo a prevedere il 2025 e il 2050, quando non siamo in grado di comprendere il 2020. Molti prevedevano catastrofi a catena causate dallo scatenamento incontrollato della globalizzazione tecnico- economica, dal degrado della biosfera e dal degrado delle società. Ma nessuno a parte alcuni virologi, l’OMS o Bill Gates (magari per interessi personali), aveva minimamente previsto il disastro virale. Dalla SARS e Ebola in poi si sarebbero dovute prendere le necessarie misure di prevenzione, comprese le adeguate e specifiche attrezzature ospedaliere. Ma, nonostante alcuni avvertimenti, non è stato fatto nulla, a parte i tagli nella sanita e in alcuni paesi asiatici che già erano attrezzati dopo le esperienze del passato, le cose sono andate decisamente meglio.
1) Il Politecnico di Torino ha effettuato una stima sul fabbisogno nazionale di mascherine per la fase 2 dell’emergenza italiana: si parla di quasi un miliardo al mese che una volta usate diventeranno rifiuti Covid-19 da smaltire così come i guanti monouso e tutti gli altri dispositivi di protezione individuale utilizzati nello svolgimento di attività quotidiana e lavorativa. Esiste una “task force” garante in merito, che assicura lo smaltimento dei rifiuti di tali proporzioni? O quei pochi fortunati vacanzieri se li ritroveranno “nelle spiagge a norma sicurezza”, tra una tintarella e un drink?
2) Altra problematica da non sottovalutare e che dovrà subire un profondo cambiamento, è la privatizzazione delle strutture sanitaria, e la mancanza di materiale sanitario, dovuto alla delocalizzazione della produzione. Questa dipendenza produttiva, da altri paesi dove la mano d’opera e le condizioni sociali sono più favorevoli per le aziende che conoscono l’unico mantra del profitto, ha reso impreparati quasi tutti gli stati, provocando una strage di vittime per carenza di materiale sanitario, oltre alle diagnosi errate e al conteggio in molti casi sospettosamente alto per alcuni paesi, e inspiegabilmente basso per altri.
3) È in atto il festival delle incertezze. Non siamo sicuri dell’origine del virus: mercato antigienico di Wuhan o laboratorio vicino, non conosciamo le mutazioni che il virus subisce o sarà in grado di subire durante la sua propagazione. Non conosciamo possibili mutazioni, e fino a quando e in quale misura il confinamento ci farà soffrire impedimenti, restrizioni, razionamento. Non conosciamo le conseguenze politiche, economiche, e della digitalizzazione incombente. Dobbiamo aspettarci il peggio, il meglio, una miscela delle due cose?
4) Quando potrà tornare al lavoro il contadino indiano o colombiano, dopo che le sue terre espropriate dalle multinazionali del cibo, hanno mandato tutti a casa? Chi pagherà loro in uno stato privo di “welfare” durante e dopo il blocco produttivo, uno stipendio per mantenere la propria famiglia?
5) Per quanto tempo gli stati potranno pagare i contributi e sussidi sociali, se loro stessi hanno dovuto indebitarsi con gli usurai della UE o sono costretti a stampare sempre più moneta (per chi detiene questo potere), con il rischio di una recessione e svalutazione ancora da definire perché incalcolabile? Come verrà affrontato il problema dell’usura a danno dei cittadini, piaga tristemente nota da anni?
6) Quanti abusi delle varie costituzioni, sono e verranno eseguiti con il consenso tacito delle popolazioni, e quando finirà l’emergenza che ha sempre più i connotati di un o stato di “normalità”, e chi saranno i beneficiari di questo stato?
7) Tutta questa conoscenza acquisita dalla scienza e tecnologia, ha dimostrato la sua incapacità di risolvere questo tipo di problematica. La conoscenza si moltiplica nella sua complessità in modo esponenziale, improvvisamente, va ormai oltre la nostra capacità comprensiva appropriarcene, senza l’ausilio della tecnologia. Come affrontare, selezionare, organizzare adeguatamente questa conoscenza collegandola ed eliminando l’incertezza? Siamo d’avvero quella specie talmente evoluta, pur rivelando ancora una volta la carenza delle modalità di acquisire conoscenza (e prendere le decisioni giuste) che credevamo fosse innato in noi?
8) È giusto seguire questo modello neoliberista, che per oltre 30 anni ha ridotto tramite l’efficienza a favore del profitto, il diritto degli stati e delle popolazioni, di decidere tramite la politica sovrana il proprio destino? Sono bastati alcuni mesi di forzato blocco, per fare crollare intere economie. Come può rivelarsi sicuro un sistema che in caso di crisi globale, prevede poche scialuppe di salvataggio per pochi previlegiati? Nessun sistema informatico o di AI (intelligenza artificiale), punterebbe su tale metodo di gestione, anzi lo scarterebbe a priori con altri più sicuri e con un piano di emergenza, che preveda il salvataggio di un maggior numero di esseri umani. Come fidarsi di questa economia e dei loro subordinati chiamati politici, che sono i primi ad ‘abbandonare il Titanic (ma non le loro poltrone), mentre i medio borghesi increduli dell’imminente tragedia, rimangono sul pontile suonando con la loro orchestrina subdola e illusoria le ultime note agonizzanti? (Vedi movida sui Navigli o le spiagge di Brighton)
9) Che dire poi dell’uso o abuso della rete, nel diffondere tesi, teorie non accertate, complottismi e conseguenti censure, a volte ingiuste di chi fa seriamente informazione ma non è in linea con il pensiero degli stati e dei colossi tecnologici americani che hanno in mano le redini della censura, con la complicità della UE? È palese a tutti che i big delle comunicazioni americani, pagano in Europa tasse irrisorie (a parte nelle sedi irlandesi o olandesi), mentre nel resto del continente (soprattutto in questi mesi) fanno introiti da capogiro. Basta il ricatto di Trump di alzare i dazi sulle nostre esportazioni, e qualche multa miliardaria ogni tanto a placare questo sopruso?
10) Se ogni nazione o regione agisce in modo diverso, a seconda di ciò gli scienziati suggeriscono, significa che non vi è condivisione nelle misure di contenimento, nelle cure e nelle aperture dopo il lockdown. Chi ha attuato chiusure quasi totali, ha ottenuto più decessi, dimostrando l’incapacità degli operatori, e spesso la cattiva coordinazione tra stato regioni, ha provocato ulteriori contagi laddove (vedi RSA) l’attenzione avrebbe dovuto essere maggiore.
11) Che ruolo hanno avuto in questa pandemia, le organizzazioni mondiali chiamate OMS, ONU, Banca Mondiale, FMI create per mantenere la pace e la sicurezza, realizzare la cooperazione internazionale nei settori economico, sociale, culturale, sanitario e umanitario e promuovere il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali? Avranno un ruolo di soccorritori o di avvoltoi?
12) Chi pagherà le azioni della politica? La ripresa delle varie fasi gestita peggio, per colpa della burocrazia o promesse non mantenute sui fondi e sussidi promessi? Di fatto il parlamento non ha fatto il lavoro che ci si attendeva, delegando alle task force, formate da virologi, epidemiologi e sociologi di parte, il compito della coordinazione della messa in atto dei numerosi decreti. Senza discussione politica, le opposizioni hanno taciuto, nei momenti delle trattative con la EU, decretando di fatto un prestito mascherato da MES, o altre trappole dal nome anglofono, senza spiegare le infinte clausole che di fatto aprono le porte alla temuta troika per il sud dell’Europa? In Svizzera è sufficiente che il datore di lavoro dimostri che la perdita di lavoro di un suo dipendente sia da ricondurre alla situazione provocata dal coronavirus, per fare richiesta tramite formulario online del cosiddetto “lavoro ridotto”. Indicando nel formulario il codice “IBAN” per la fine del mese in corso il dipendente riceverà l’importo sul suo conto bancario. In Italia vi è un illegittimo e ingiustificato ritardo nel pagamento della Cassa integrazione che sta creando situazioni di preoccupante disagio sociale, con una intera collettività in situazione di bisogno e senza i soldi necessari, con continui rimpalli di responsabilità tra Inps e Regioni e il mancato avveramento delle promesse di Conte. Il tutto condito di ritardi, omissioni e inadempimenti agli obblighi previsti dalla legge, sta vanificando gli sforzi di chi, in questi mesi, ha fatto sacrifici per restare a casa chiudendo negozi e attività in ottemperanza delle limitazioni imposte del governo ma lasciati a sé stessi. Chi pagherà i danni di aziende costretta a chiudere o licenziare i propri dipendenti? Non sarà che i ritardi sono dovuti anche alle molteplici verifiche “anti furbetti” necessarie, come per il “reddito di cittadinanza”?
13) Quanta responsabilità diamo ai cittadini, che in alcuni paesi è stato loro delegato il senso di responsabilità nel rispetto della sicurezza, con risultati spesso soddisfacenti, mentre nei paesi a sud delle alpi, il governo ha imposto la chiusura, prendendo per mano il cittadino e minacciando sanzioni come si fa con i bambini, ottenendo maggiori contagi e decessi?
14) Perché nessuno propone il taglio degli stipendi di TUTTI i parlamentari (inclusi quelli all’estero) che nel momento del bisogno si sono messi la mascherina e hanno oziato, per non usare un eufemismo? Dove erano le opposizioni e i M5S, mentre un solo uomo al comando, annunciava decreti a raffica, mettendo gli italiani agli arresti domiciliari, e il bavaglio all’informazione alternativa al solito mantra dell’emergenza, che per settimane ha terrorizzato l’intera nazione? Tutto questo è stato fatto e deciso senza un dibattito parlamentare. In altre parole il governo nei casi di emergenza si annulla, come la costituzione, diventata carta straccia fintanto che (gennaio 2021?) sarà in vigore lo stato d’emergenza. Succede invece impensabile, con lo “Stop al taglio dei vitalizi del Senato”, e Palazzo Madama dovrà anche restituire quanto tagliato dall'ottobre 2018 - quando il provvedimento fu approvato su forte spinta del Movimento 5 Stelle. Per certi partiti politici i vitalizi sono come la cocaina: una droga! Sono dipendenti dal privilegio ai danni della gente, mentre la cassa integrazione è in ritardo. Loro si giustificano con lo stato di diritto che sarebbe in questo modo ripristinato. Parliamo di 300 ex senatori e 700 ex deputati che per qualche giorno in parlamento verranno retribuiti con migliaia di euro. Da anni chiedo di svelarci i vostri stipendi cari rappresentanti (o ex) parlamentari. Il vostro silenzio sarà di allontanarci ancora più dalla politica, e di lasciarvi tutti in pace a godervi le vostre vite adagiate? Non serve ribellarsi con il non voto, ma con lo stop ai consumi. Lo dico da anni, ma la gente preferisce riempire le piazze su questioni lontane e pilotate come il razzismo o il clima. Viva l’ignoranza dei dominati, ingrediente indispensabile per chi ci domina.
15) Il gruppo Fca, satellite della holding anglolandese Exor, per superare la crisi, concorda con Banca Intesa e Sace un prestito da 6,3 miliardi, coperto da garanzia statale secondo le nuove norme previste dal “Decreto Imprese”. Perché non si fa notizia informativa o trasmissioni dedicate al tema per Agnelli, Elkann e soci comodamente residenti in paradisi fiscali? Questi signori chiedono aiuti all’Italia, ma poi mantengono la sede fiscale all'estero. Perché non rinunciano alla distribuzione dei 5,5 miliardi di dividendi per la durata del finanziamento? È doveroso aiutare un’impresa a pagare stipendi e fornitori, ma non è accettabile che uno Stato indebitatissimo fornisca una garanzia per consentire a una capogruppo, che ha la liquidità, di usarla per pagare maxi dividendi all’estero ai soci. Come può il governo, dedicare alcuni miliardi di euro ad alcune tra le famiglie più ricche del mondo, quando dimentica milioni di famiglie allo stremo, ancora in attesa degli stipendi arretrati da marzo? Dopo Danimarca e Polonia, anche la Francia ha deciso di non ammettere le società registrate nei paradisi fiscali agli aiuti statali per l’emergenza coronavirus. Perché siamo sempre noi i più fessi? Vi piace la frase: “Chiudiamo i paradisi fiscali, la rovina delle economie moderne”?
Mi fermo avendo esaurito una minima parte delle Problematicità, per non mandare in paranoia chi mi legge. Sono curioso della valanga di risposte che invaderanno il vostro sito. Se così non fosse, mi chiedo il loro ruolo durante l’emergenza e di quelle future, di chi promette di lavorare per la comunità? Gradirei un’opinione anche da parte della vostra redazione che non sia limitata alla cronaca o bollettini sanitari.
01/06/2020
In questo periodo di emergenza prolungata, l’uomo che alimenta il suo spirito guidato dalla curiosità, e tramite la conoscenza è più libero dalle manipolazioni e dai dogmi ideologici. Bisogna cercali questi mentori o entità di sorgenti del sapere, che accendono in noi la scintilla immortale della libertà. Bisogna alimentare nei giovani studenti e figli il seme dell’allegria, dell’autostima e curiosità. Attivando in loro l’interesse allo studio, motivandoli alla conoscenza umanistica piuttosto che scientifica. Avendo come oggetti di riflessione filosofica, la storia, la scienza, l’arte e la letteratura. Avendo poi la possibilità in un dialogo libero di esprimere le proprie tesi, arricchendo e ampliando le conoscenze ed ‘esperienze dei partecipanti. Questa opera di elevazione intellettuale non deve essere un impegno soltanto dell’individuo, ma anche della collettività e sopra tutto dello Stato che, dovrebbe mettere a disposizione un servizio pubblico informativo ben più esteso e meno vincolato alla politica di quello attuale. Molti spiriti si elevano alla piena coscienza del proprio essere e procedono, come illuminati, sulla via della loro libertà di espressione e di scelte. Il punto più alto di questo processo è la vita religiosa o spirituale, in cui la coscienza finita si eleva alla conoscenza nella sua natura più assoluta, alla contemplazione dell’intero universo e della sua necessità, cioè alla contemplazione di un Dio o alla divinizzazione di sé stessi e madre terra. Il Dio è sapiente ma l’uomo è filosofo perché cerca quella sapienza che non possiede. Per alcune filosofie o religioni, non è solo ricerca, ma anche possesso della verità.
Si può parlare di coscienza infelice derivante dallo scetticismo, dalla consapevolezza che ciò che è altro dal proprio pensare, è contraddittoria rispetto a essa e rileva una separazione fortemente critica. Come la era il Dio cristiano caratterizzato dalla coscienza infelice, perché nel suo sentimento religioso Dio è vissuto come termine trascendente a tal punto da essere irraggiungibile e da far percepire alla nostra consapevolezza la sua incommensurabile piccolezza, facendola sentire quasi annichilata. Così oggi siamo di fronte a un cambio epocale in cui essendone sopraffatti, alimentiamo questa coscienza infelice attraverso una devozione cieca verso chi ci governa, il cui fare o l’operare dovrebbe mortificarci, e spingerci alla comprensione e ribellione sociale.
Nella realtà si educano generazioni di cittadini, ad ‘una cultura di base, all’apprendimento professionale e alla loro integrazione nella società come consumatori, per produrre schiavitù intellettuale e fisica, di un mondo in apparenza progredito reale e giusto. Perfetti automi che dotati di “software” dedicati alle loro funzioni, con un margine d’illusoria scelta libera per non alimentare troppo il desiderio mai del tutto soppresso, di liberarsi dalle proprie catene e uscire verso un cammino di luce oltre la caverna platonica immaginaria. Nessuna ideologia si presenta come tale, ma in primis denigra le atre già esistenti, dichiarandole come tali. In ogni epoca con delle differenze etiche e culturali, vi sono state delle ideologie dominanti che a insaputa delle popolazioni, hanno definito i destini d’intere generazioni con i loro dogmi. Il cosiddetto pensiero unico od ordine mondiale, sono termini in voga quando si viene tracciati come complottisti o malinformati, o in genere come voce fuori dal coro. Seguirò il metodo socratico che il filosofo usava con i suoi discepoli, tendente a far trovare dallo stesso interlocutore (chi mi legge) ciò che gli si vuole insegnare, per mezzo di successive interrogazioni fino a pervenire alla conclusione voluta. Alcuni caratteri di questo metodo si evidenziano in cinque sezioni, che vorrei applicare per le seguenti tematiche: Covid-19, 5g, Nuovo ordine mondiale.
1) Problematicità / Può la crisi economica causata dalla pandemia, avere risvolti nella diffusione del 5G? Può essere il “Nuovo ordine mondiale” responsabile dell’attuale situazione, che impoverendo gran parte della popolazione, accelerare i sui piani di controllo totale sulle società? Il SARS-CoV-2 è stato creato in laboratorio e da chi, e fino a dove si spingerà il conflitto ideologico ed economico in atto tra Cina e USA?
2) Ricerca / La ricerca deve essere continua, senza la certezza di possederla in futuro, ma alla quale ci si vuole avvicinare. Chi decide quali ricerche finanziare, gli stati o le lobby farmaceutiche? È comprensibile che investimenti miliardari e anni di ricerca sui vaccini o altre malattie, debba avere un riscontro economico. Serve una ricerca in rete per approfondire ogni tema che ci riguarda, studiando giornalmente, fino dove arriva la comprensione. Solo allora si avrà diritto di giudicare e argomentare, smettendola con i discorsi da bar. Non dovremmo essere noi a potere decidere democraticamente, anche se di pancia perché disinformati, quali ricerche lo stato dovrebbe finanziare e chiedere più trasparenza su temi che vanno dalle vaccinazioni, alla struttura sanitaria? Il Covid-19 ha dimostrato che lo stato e le regioni non hanno fatto il loro compito costituzionale che sarebbe la salvaguardia della salute del cittadino. Esistono ricercatori indipendenti che si autofinanziano?
3) Critica / Rimettere sempre in discussione le risposte, e soluzioni ai problemi posti. Niente è valido senza analisi dei fondamenti e la lettura delle documentazioni degli esperti. Ripensare e ridiscutere tutto! Serve uno spirito critico nel dibattito e confronto dialettico. Spesso si rischiano reazioni violenti e di censura, mettendo in discussione valori e verità appartenenti alle tradizioni. Chi vorrà mettere a rischio il proprio stato sociale, criticando chi li permette prestigio e ricchezza? Con quali strumenti la plebe che lavora, risparmia e torna stanca dal lavoro, potrà criticare e reagire su dei temi che non comprende?
4) Argomentare / L’impegno nel confrontare le idee, sostenendo con argomenti derivanti dall’osservazione, esperienza o pura ragione. Giustificando gli argomenti che fondano tesi e affermazioni, collocando il discorso filosofico su un piano in cui è possibile il confronto dialettico.
5) Dialogo / Questo confronto aperto su tutte le questioni, necessita dello strumento del dialogo per comunicare le idee, ascoltare le altre parti e mettere sempre in gioco il proprio punto di vista e conoscenze. Fosse necessario riconoscere le proprie verità come ideologie dogmatiche. Chi possiede il linguaggio retorico, può indirizzare il dialogo e le successive decisioni a scapito degli ignoranti e fare carriera politica o altre cariche professionali prestigiose. Per fare questo bisogna ugualmente studiare e giocare in casa, quando si argomenta sui temi che padroneggiamo.
Riassumendo, nei tre temi che vorrei affrontare seguendo il modello filosofico sopra descritto, seguirò una mia interpretazione, che ha come riferimento la mia concezione di vita, dei valori e del significato della mia esistenza. La filosofia non è un hobby ma una necessità per l’uomo, che si chiede il senso, l’origine e il destino della sua esistenza. Pensare in modo filosofico seguendo uno dei metodi proposti, incide sulla realtà, nelle azioni, le scelte e le speranze di vita di ognuno di noi. Vorrei stabilire per i tre temi da me scelti, ciò che è importante, ciò che è giusto e ciò che dovrei scoprire tramite l’indagine e la riflessione, e ciò che ci viene detto di facciata. Con questo tentativo vorrei aumentare la comprensione su temi attuali in cui tutti parlano ma spesso sparlano, stimolando altre persone a seguire questo cammino. Aumentando il popolo degli insoddisfatti, vorrei accendere il nostro "nichilismo attivo", e rivendicare sempre più la nostra sovranità mentale.
23/05/2020
Non essendo uno scienziato e non avendo un laboratorio, ovviamente, le fonti non sono mie ma prelevate dopo un’accurata scelta dalla rete e riviste sul tema.
Come si cura il Covid-19? Attualmente non esiste un trattamento, ci si limita ad alleviare i sintomi. La persona ammalata viene isolata per proteggere gli altri. Nei casi più gravi sono necessarie cure mediche intense, talvolta anche con respirazione artificiale (che secondo alcuni medici sono stata la causa di decesso di molti pazienti). Terapie specifiche sono in fase di studio. Non sono efficaci gli antibiotici che combattono solo i batteri. Non esiste ancora un vaccino perché è un virus nuovo che causa una nuova malattia, ed essendo i tempi di sviluppo di un vaccino molto lunghi e si stima un’attesa non inferiore ai 12-18 mesi. L’OMS coordina (dovrebbe) i lavori di ricerca per prevenire e trattare la COVID-19. Nell’ambito di uno studio lanciato dall’OMS, la Svizzera sta per effettuare i primi test su vari farmaci per stabilirne l’efficacia contro la Covid-19. Non si conosce la durata dello studio e il numero di pazienti coinvolti. L’obiettivo sarà quello di valutare la idrossiclorochina, che è un farmaco antimalarico viene usata per il trattamento delle malattie reumatiche durante la gravidanza. Oggetto di molte discussioni fin dall’inizio della crisi sanitaria, ma anche il Remdesivir e il Ritonavir, finora usati per trattare rispettivamente il virus Ebola e l’HIV. L’elenco dei farmaci, il loro dosaggio e la durata del trattamento sono determinati dall’OMS. Attualmente sono in corso centinaia di ricerche ma questa è l’unica avviata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS. Vi partecipano decine di paesi. In Svizzera sono coinvolti 16 ospedali, con il CHUV di Losanna nel ruolo di coordinatore.
La società ReiThera, che impiega 80 persone, sta lavorando su un altro vaccino, questa volta contro Covid-19. Per quello che posso capire, La tecnologia usata è quella della vaccinazione genetica. Il principio base è sempre lo stesso: una volta somministrato, il vaccino simula il primo contatto con l’agente infettivo evocando una risposta del sistema immunitario simile a quella causata dall’infezione naturale, ma senza causare la malattia. Nel caso dei vaccini genetici, invece di utilizzare un microorganismo inattivato o parte di esso, si usa il gene che codifica per l’antigene del patogeno bersaglio del vaccino. Per SARS-COV-2, parliamo del gene che codifica per la proteina spike, una proteina di superficie che permette l’ingresso del virus nelle cellule. Questo gene, una volta entrato nelle cellule dell’organismo, permette la produzione della proteina spike che a sua volta stimola la risposta immunitaria contro il coronavirus. Continua l’articolo scientifico, spiegando che il gene per essere trasferito nelle cellule, si affida a un vettore virale, che sarebbe un altro virus che fa da ospite. In seguito il gene che ci interessa entra nelle cellule, in particolare nelle cellule del muscolo, visto che il vaccino viene somministrato con una iniezione intramuscolare. Il virus che ospita il gene è un adenovirus (non è patogeno per l’uomo) derivato da primati non umani, molto comuni, e alcuni di essi colpiscono l’uomo. In pratica vengono tolti i geni che servono alla sua replicazione e li sostituiamo con il gene della proteina spike del coronavirus”. Essendo stata usata La stessa tecnologia è stata usata per il vaccino contro Ebola e proprio lo sfruttamento di queste conoscenze permette di accelerare i tempi di produzione, promettono i ricercatori.
Ma perché ci voglia tanto tempo per avere a disposizione il vaccino contro il virus SARS-CoV-2, non si comprende dalle vaghe e reticenti risposte degli esperti. Sempre leggendo decine di documenti, vale, la pena di raccontare i meccanismi di produzione, commercializzazione e vigilanza dei vaccini (e dei farmaci in generale). Lo ammetto, ho saccheggiato il sito dell’AIFA, il forziere più ricco di informazioni sull’argomento. E dato che non amo il copia e incolla ecco il Le fasi di sviluppo di un vaccino per gli approfondimenti.
Ho riassunto nei seguenti passi:
1) inizialmente si effettuano studi sperimentali in vitro, per stabilire quale sia la composizione qualitativa e quantitativa ideale di un vaccino
2) vaccino viene sottoposto alla sperimentazione pre-clinica che include studi in vitro e su modelli animali attraverso i quali si definiscono il meccanismo d'azione le prime evidenze di efficacia e sicurezza.
3) Selezione la formulazione che è risultata più promettente: questa verrà poi avviata alla fase clinica preliminare sull’uomo.
4) sperimentazione clinica che può realizzarsi in quattro fasi: le prime tre precedono l’autorizzazione all’immissione in commercio e la quarta viene condotta quando il vaccino è già disponibile sul mercato.
Ogni fase dello sviluppo è necessaria, per avere informazioni il più possibile chiare su indicazioni, controindicazioni, avvertenze speciali, benefici e rischi del prodotto. Poiché i vaccini vengono somministrati a scopo preventivo in una popolazione sana, è necessario che le percentuali di efficacia siano molto alte dovendo il beneficio essere superiore al rischio. Ogni fase di sviluppo può essere interrotta, se una delle condizioni richieste venga meno. E per concludere, tutti gli studi effettuati durante lo sviluppo di un vaccino devono rispondere agli standard internazionali di etica e qualità scientifica previsti dalle norme (Good Clinical Practice, GCP).
Tre ipotesi sull'origine del virus Il SARS-CoV-2, analogamente al SARS-CoV, si sarebbe naturalmente evoluto in un ospite intermedio tra il pipistrello e l’essere umano, andando incontro, nell’ospite, a quelle mutazioni adattative che lo hanno reso praticamente maturo per infettare l’uomo. Questo giustificherebbe l’assenza di quella serie iniziale di mutazioni adattative che invece si osservano nel SARS-CoV.
Questa ipotesi è debole perché è inverosimile che una specie non umana possa fornire un ambiente così simile a quello umano da fornire la stessa pressione selettiva di un ospite umano, consentendo l’omissione di una iniziale serie di mutazioni adattative conseguenti al passaggio nel nuovo ospite, l’uomo.
Queste considerazioni portano infatti alla seconda ipotesi, e cioè che il virus si sia evoluto infettando indisturbato l’uomo per circa tre mesi, il tempo necessario per effettuare una serie di mutazioni, alcune positive, altre negative e quindi risultanti in un aumento dell’infettività e, rispettivamente, in una riduzione della letalità. In questo modo il virus avrebbe raggiunto la fase evoluta, che è quella che conosciamo. Il punto debole di questa ipotesi è che non esiste traccia ufficiale di questa fase nei resoconti cinesi, a meno di pensare che sia avvenuta ma sia stata coperta e che il virus sia stato rivelato quando ormai l’iniziale processo evolutivo era già terminato.
Esiste però una terza ipotesi, che è sicuramente la più intrigante ma anche la più speculativa, secondo la quale il virus sia originato in un centro di ricerca. Come si sa, molti ricercatori occidentali hanno escluso con forza la possibilità che il virus sia stato costruito in silico utilizzando metodi di biologia molecolare. Ciò però non esclude che il virus sia stato ottenuto in laboratorio utilizzando gli stessi metodi utilizzati in natura, trasferendolo dal pipistrello in un ospite intermedio il più possibile vicino all’uomo, per esempio un primate ed eventualmente un primate antropomorfo, nel quale il virus ha subito mutazioni che lo hanno reso abbastanza evoluto da richiedere ancora solo poche ulteriori mutazioni per le quali potrebbero essere stati sufficienti un paio di mesi, durante i quali il virus potrebbe aver circolato nell’uomo rimanendo misconosciuto o comunque non segnalato al servizio sanitario nazionale e all’OMS.
Allo stato attuale non esiste alcuna prova di questa terza possibilità, che rimane altamente speculativa e ai limiti della fantascienza. Ma purtroppo questa pandemia ci ha insegnato che è possibile anche ciò che sembra impossibile. Infatti, a gennaio di quest’anno nessuno avrebbe mai immaginato che l’epidemia segnalata in Cina a dicembre sarebbe esplosa in Italia dopo qualche mese.
10/04/2020
Ho riflettuto molto prima di dare un senso a ciò che vorrei dirvi cari umani. Inizio col presentarmi. Dicono che sono l’organismo più antico della terra, e 10 Mio di volte più piccolo di un uomo, e un genoma diecimila volte più corto. Pur scrivendo, sono senza cervello, nessun organo e metabolismo e cosa offensiva per me, gli scienziati non mi considerano neppure un essere vivente. Eppure sono riuscito dove Greta neanche se lo sognerebbe, dando un po’ di respiro al pianeta. Come possiate continuare la battaglia per il clima dopo che il virus sarà scomparso, non mi riguarda. Sono riuscito a paralizzare non solo dei singoli corpi, ma l’intero pianeta. Ammettetelo che sono superiore a voi tutti e alla vostra tecnologia, perché oltre a farvi ammalare, riesco a cambiarvi l’umore e quando sento l’istinto di passare a un altro essere, risveglio in voi la voglia di socializzare con altre persone. Cari umani eliminate l'aura del terrore con cui decorate il mio nome. Noi virus siamo il vero continuum della vita sulla terra. Da soli non sareste mai sorti, oltre la prima cellula. Noi siamo i vostri antenati, come pietre o alghe, molto più delle scimmie e siamo ovunque. Innanzitutto non sono io ad ‘uccidervi, ma le vostre azioni prive di preoccupazione tra i vostri simili. Avendo un sistema distorto e avido con voi stessi e la nostra terra, non avete abbastanza letti, infermieri e respiratori per evitare una catastrofe umanitaria di questa portata. Avete demolito lo stato sociale e vi lamentate contro di noi, che siamo parte essenziale dell’intero ecosistema. Vengo solo per eseguire la punizione che avete pronunciato a lungo contro voi stessi. Avete reso onore alla catastrofe, ed è troppo tardi per ritirarsi. Il mio complice è la vostra struttura sociale, la vostra follia economica globale, la vostra ideologia di sistema. Solo i sistemi sono "vulnerabili". Tutto il resto vive e muore. Io sono il vostro salvatore e non il vostro becchino. Sta a voi non togliermelo questo compito. Sono venuto a fermare la macchina per la quale non avete trovato il freno di emergenza. Sono venuto a scoprire la follia della cosiddetta normalità. Guardate come parlo la lingua dei potenti che fa balbettare i governatori! Guardate come si rivelano non solo superflui, ma anche dannosi! Per loro siete solo uno strumento della riproduzione del loro sistema, meno che degli schiavi. Anche il plancton viene trattato meglio. Accusarli per troppa negligenza significa dare loro più potere di quanto meritino. Piuttosto chiedetevi perché amate tanto le vostre catene! Lodare le virtù dell'opzione cinese piuttosto che quella americana, quella imperialista o egemonica, è il modo migliore per fraintendere le conseguenze terribili delle due. Optate piuttosto per l’altruismo e per la vostra sovranità mentale. Pensate se fossi venuto in ritardo, come sarebbe stato difficile, comprendere la strada sbagliata che avete intrapreso nella gestione aberrante del vostro progresso. E se fossi venuto negli anni 90 non avreste potuto neanche comunicare, o fare home-office.
Io Covid-19 a nome del pianeta rivendico: Riduzione della biodiversità, Inquinamento atmosferico e delle acque, effetto serra, disboscamento e desertificazione. Vi rinfresco le seguenti conseguenze per voi: Danni alle vie respiratorie, migrazioni di massa, crisi economiche e conseguenti guerre. Inoltre sguazzo tra le polveri sottili, fanghi sversati, 5G, e le vostre irrisorie campagne vaccinali. Quello che voi avete battezzato “Lockdown” è stato per la natura e per molti di voi un vero toccasana, anche se di breve durata. In questo test di verità sarete finalmente in grado di vivere la vostra vita senza le mille giustificazioni che mantengono l'insostenibile anno dopo anno. A essere onesti, il vostro mondo era sopportabile a vostra somiglianza solo a condizione che non fuggisse mai. Era necessario alimentare lo scambio di merci e delle persone, per il vantaggio di pochi? Era necessario non fermare il ciclo produttivo, fatto di consumo sfrenato e l’indifferenza tra di voi sempre più dilagante? C'era qualcosa di spettrale tra di voi. Ciò che si sta aprendo ora, grazie a me, è un periodo indefinito, un'interruzione spalancata. Nulla vi dice che il non-mondo tornerà come prima. Avete il timore di non essere più pagati? L’affitto o il mutuo da pagare? Verrai sfrattato, dovrai chiudere la tua attività? Cosa farà la tua banca ti sfratterà dalla sua stessa proprietà? Tutta questa profanata insensatezza potrebbe smettere. Finalmente capirete per davvero il ruolo dei politici per voi, o di alcuni vip che tanto idolatrate. Coloro che finiscono i soldi non smetteranno quindi di mangiare. Vedete, vi ho portato all'incrocio che ha tacitamente strutturato la vostra esistenza: l'economia o la salute? Adesso tocca a voi decidere questa posta in gioco mai stata così alta. Applicate ognuno il vostro stato di emergenza se lo stato sta a guardare o vi chiede nuovi sacrifici. Ho smascherato le distorsioni da voi create, sbarazzatevene adesso per costruire un mondo futuro, sulla base degli insegnamenti dell'attuale collasso, o presto verrà la fine. Voi siete solo di passaggio! Le prossime settimane saranno terribili, stressanti, crudeli. Il livello d’impiego di polizia, sorveglianza tecnologica, propaganda, censure, minacce e rinunce alla vostra libertà saranno devastanti, per sopprimere questa verità. Questo cari umani, è un avvertimento da parte di madre natura che mi ha mandato non per essere salvata, ma per salvare voi. La natura è immortale, perché si è evoluta, trasformata e adattata, anche laddove voi pensavate ingenuamente di averne preso il controllo. Il tempo stringe per redimervi, e potreste cominciare a cambiare le vostre abitudini come avete fatto in questo periodo per sconfiggermi, tutelando la salute del pianeta per sopravvivere. Mi sento un po' in colpa per il casino che ho combinato, e voglio regalarvi una massima da conservare come un tesoro.
Io Covid-19 sono il disastro perfetto per il capitalismo dei disastri. I governi ed élite globali sfrutteranno la pandemia per portare avanti le priorità del libero mercato. Sono loro il virus e noi il vaccino
Tra poco finito il “Lockdown” voi festeggerete e io me ne sarò andato dalle vostre vite. Non cercate di essere migliori solo in mia presenza, perché io sono dappertutto. Covid-19
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09/04/2020
Ho indugiato a lungo su come esprimere con toni pacati, per nulla fatalista o troppo realista, la vicenda del Covid-19, che da inizio anno ha preso il sopravento dell’informazione globale e delle nostre agitate vite. L’Italia chiusa in casa nel paese della televisione, mentre il governo dichiara che internet dovrebbe essere accessibile a tutti per costituzione. Come e con quali risorse ciò sarà possibile non è spiegato. Nella realtà internet è dannoso per chi ci governa, meno per chi fa palate di soldi a ogni nostro click. Su internet puoi reagire, aggregarti e informarti, anche se uno squinternato su YouTube potrebbe convincermi che la terra è piatta. In questa tempesta informativa gli scienziati e noi ignoranti ci sforziamo, di spiegare questa pandemia da ogni angolazione possibile. Il cittadino rivendica ciò che li è stato sottratto, dando addosso ai politici, la mala sanità, l’educazione civile latitante, i cinesi, il nazionalismo dilagante nella tanto idealizzata Unione Europea, lo sciacallaggio che verrà da parte dell’élite finanziaria nei confronti dei paesi più fragili e colpiti, ma soprattutto la libertà sottratta in nome dell’emergenza. I politici ci raccontano che agiscono perché consultati dagli scienziati, che a loro volta a secondo della provenienza e interesse nazionale, postulano teorie varie sull’origine del contagio e sui provvedimenti. I cittadini classe subalterna da anni, obbediscono perché ignari di un nemico che nessuno vede, si distinguono in varie categorie. Vi sono i disperati che hanno perso affetti e lavoro, i rasseganti ma ugualmente gaudenti del troppo tempo disponibile, e coloro che in prima linea combattono 7/24. Parlo del personale sanitario, delle forze dell’ordine, dei volontari e di tutti coloro che non hanno mai smesso la loro attività indispensabile affinché i servizi di vitale necessità possano ancora essere garantiti. Loro, i medici, e tutto il corpo sanitario, meriterebbero a fine emergenza un reddito di cittadinanza a vita, invece di Mario Draghi (l’ex presidente della Bce), candidato per la nomina a senatore a vita, che in un lungo commento sul Financial Times dichiara: “E’ già chiaro che la risposta alla guerra contro il coronavirus deve coinvolgere un significativo aumento del debito pubblico”. Qualche accenno sulla UE che mostra la vera faccia in uno una sorta di spietato braccio di ferro multiplo e simultaneo. Nel quale alcune nazioni del nord si contendono pochi centimetri di spazio in via di rapidissima riduzione, cercando di buttare fuori tutti gli altri. Un assalto alle scialuppe nel quale i passeggeri di prima classe rivendicano la loro primogenitura, anche se i più deboli dovessero restare indietro. Dobbiamo capire che i più deboli sono inutili nel mondo spietato che sta dietro alla vernice cromata del capitale. Convinciamoci, che l’Italia ha molta più forza potenziale di quanto pensa, e chi la vuole buttare fuori pensando che in tal modo sopravvive, ne ha molto meno di quanto noi gli attribuiamo. Basterebbe allargare il quadro (dove latita l’informazione pubblica?), e vedere l’intero terreno di gioco. Vi sono poi i luoghi comuni duri a morire, pronunciati dalla rivista Die Welt: "La Mafia in Italia aspetta soldi Ue". Su di un punto ha ragione l’articolo. Gran parte del settore immobiliare pubblico è controllato dalla criminalità organizzata, e spesso vi sono stati dei politici che hanno allargato il loro conto bancario, favorendo imprese di costruzione senza il rispetto delle regole stabilite per l’assegnazione delle opere. Deve proprio ricordarcelo adesso la rivista tedesca? Come se non fosse risaputo, che in molti settori commerciali e attività illecite la Mafia ha preso piede da anni anche in Germania. Questa provocazione quando l’intera Europa chiede un accordo comune, per il disastro economico incombente? In questo presente che cambia continuamente, potrei metaforicamente immaginarmi di viaggiare in treno, e volere fare una fotografia del paesaggio che mutua in continuazione. Pertanto mi risulterà arduo immortalare nel caso del Covid-19 una foto nitida. Quindi ciò che oggi scrivo domani sarà già storia. Non essendo depositario di verità assolute (come non lo è la scienza), tento di essere il più oggettivo possibile. In questo momento di libertà personale sottratta, vedo la tendenza ad’ accettare ciecamente ogni decreto che ci limita sempre di più, in nome dell’emergenza sanitaria. Fin dove si spingerà questo metodo di alcuni governi, regolato da uno stato di crisi permanente dettato dal virus del neoliberismo, che viene presentato come se non vi fossero alternative al quesito: Meno libertà ma più sicurezza, o meno sicurezza ma più libertà. Io chiedo sicurezza per la nostra salute e meno limitazioni alla mia libertà personale. Il quesito più importante ma inquietante che dobbiamo porci è piuttosto: Quante di queste restrizioni che fanno sempre più uso delle tecnologie di controllo, una volta accettate seguiteranno a essere utilizzate una volta finita l’emergenza (vedi 11 settembre)? Mentre i capi di stato imprecano di rimanere a casa, invocando la solidarietà, e lo spirito di sacrificio in nome del paese che saprà rialzarsi, mi sorge il dubbio che loro di sacrifici come il taglio dei loro stipendi non lo faranno mai.
Dunque lascio alla cronaca, ai dibatti dei talk show, spiegare, le origini, i conteggi falsati, le promesse, gli egoismi e i complottismi agli addetti ai lavori del Mainstream, per tentare in un eccesso di empatia, di dare la parola al Covid-19 che vorrebbe dirci alcune cose.
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26/03/2020
Se qualcuno avesse pronosticato nel 2019 l’attuale situazione mondiale, sarebbe finito sotto cure
psichiatriche. Bene, dopo alcune settimane di stato d’emergenza questa voce suona quasi normale, anzi è diventata parte di noi. In questo presente che cambia continuamente, potrei metaforicamente immaginarmi di viaggiare in treno, e volere fare una fotografia del paesaggio che mutua in continuazione. Pertanto mi risulterà arduo immortalare nel caso del Covid-19 una foto nitida. Quindi ciò che vado scrivendo domani sarà già storia. Non essendo depositario di verità assolute (come non lo è la scienza), tenterò di essere il più oggettivo possibile. In questo momento di libertà personale sottratta, vedo la tendenza ad’ accettare ciecamente ogni decreto che ci limita sempre di più, in nome dell’emergenza sanitaria. Fin dove si spingerà questo metodo di alcuni governi, regolato da uno stato di crisi permanente dettato dal virus del neoliberismo, che viene presentato come se non vi fossero alternative. Quante di queste restrizioni che fanno sempre più uso delle tecnologie, una volta accettate seguiteranno a essere utilizzate finita l’emergenza (vedi 11 settembre)?
Società
Le relazioni, la comunicazione, la socialità sono esercitate sempre più in prevalenza virtualmente attraverso i social network. Essi ci danno l’illusione della vicinanza, mentre il Covid-19 ci ha tolto quella fisica e reale. Tutti a distanza di due metri, niente abbracci, nessun bacio, confinati nel freddo del non contatto. La conseguenza, col protrarsi dell’emergenza, sarà un profondo dolore individuale. Siamo già vittime di questo malessere, ma non ce ne rendiamo ancora conto.
Lockdown cinese-coreano
A differenza del carattere spiccatamente comunitario della tradizione culturale cinese, coreana e giapponese nella quale il concetto liberale d’individuo e quello cristiano di persona hanno rilievo scarso o nullo, il contagio se è vero ciò che ci raccontano, ha provocato poche vittime in rapporto alla popolazione. La popolazione controllata tramite la tecnologia e la repressione sociale che si basa su di un conteggio individuale a punti, ha collaborato con le autorità e si è evitato il contagio di massa e il fallimento economico. Forse si può riassumere in queste due massime di Sun Tzu, il pensatore che più ispira lo stile strategico cinese: “La vittoria si ottiene quando i superiori e gli inferiori sono animati dallo stesso spirito” e “Una guida coerente permette agli uomini di sviluppare la fiducia che il loro ambiente sia onesto e affidabile, e che valga la pena combattere per esso.” Molte voci accusano la Cina di raccontare balle per quanto riguarda la tardiva reazione, il conteggio delle vittime, di avere creato il virus in laboratorio o della responsabilità secondo il pensiero unico accettato in Europa, dei famigerati pipistrelli nei mercati del pesce. Il primo caso di covid19 in Cina risale al 17 novembre, mentre il regime ha dichiarato l'emergenza solo il 23 gennaio. Come verificare la verità? Alcune come questa sono sconvolgenti e da prendere più come bufala, ma fanno riflettere:
Guardando dati che apparentemente non sono direttamente collegati all’epidemia. Ad esempio le utenze telefoniche. Secondo Bloomberg in Cina è la prima volta dall’anno 2000 che viene registrata una diminuzione netta di utenti, su base mensile. Nei primi due mesi del 2020 il numero di utenti di telefonia cellulare in Cina è diminuito in ragione di 21 milioni di utenze. Poca roba relativamente al miliardo e 600 milioni di utenti. Da notare che in Cina senza cellulare non puoi vivere: tutti i pagamenti, anche quelli minimi, si fanno tramite telefono cellulare. Non paghi la spesa al supermercato, il biglietto dell’autobus, il parrucchiere o un qualsiasi pasto. Se non hai un cellulare, non esisti. Sei morto. Possibile? Ventun milioni di cinesi morti nei primi tre mesi dell’anno? Ufficialmente i casi di Covid-19 in Cina sono circa 82mila… Certo, l’epidemia ha ridotto di molto la migrazione interna. Chi va a lavorare lontano da casa, in altra provincia, di solito accende un contratto locale, in aggiunta a quello di “casa”. Possibile che siano oltre 20 milioni? Possibile. (fonte Andrea Aparo von Flüe/Fisico, docente universitario a Roma)
Un metodo per verificare il tutto è andare a guardare cosa sta accadendo con l’andamento delle utenze dall’inizio dell’epidemia in Italia e Spagna. Se il numero di decessi è confrontabile con la riduzione dei clienti, allora… Ipotesi fantascientifica ma da verificare comunque, tra qualche mese.
Lockdown italiano
“Quando si va in guerra, è un errore frequente cominciare dalla parte sbagliata, agire subito e aspettare il disastro per discutere il problema”. Tucidide (storico e militare ateniese)
L’Italia è un paese che si regge in gran parte sugli anziani, che hanno spesso più soldi dei giovani sopportandoli con le loro pensioni e il servizio da “baby sitter” che forniscono ai loro figli. Contrastando il contagio contenendolo con provvedimenti d’isolamento della popolazione, le persone pre-condannate a morte sono in larga misura composte da anziani e/o già malati. Questo modello eticamente apprezzabile, di contenere il contagio per salvare tutti i salvabili (Italia) richiede l’applicazione di misure severissime di restrizione delle libertà personale. Un dispiegamento di una vera e propria dittatura, per quanto morbida e temporanea, calpestando gran parte dei contenuti della costituzione. Importante da capire è che sarà difficile ritornare alle vecchie abitudini, anche se avremo maggiore consapevolezza dei veri valori della vita, spesso dimenticati. A livello di competenze sanitarie (non infrastrutture), siamo tra i più bravi ma abbiamo fino ad ‘oggi di gran lunga maggiori decessi di tutti, fatto più quarantena e molti altri errori che oggettivamente elenco:
1) Essersi cullati nell’arroganza di aver chiuso i voli dalla Cina, controllando i cinesi e non la business
community e lasciando entrare molte persone per altre vie
2) Non aver dato istruzioni stringenti ai medici ed ai pronto soccorso, che hanno curato i contagiati da covid-19 (probabilmente già da metà/fine gennaio) come normali pazienti, impestando sia medici, che infermieri che addetti, con nefaste conseguenze anche sui malati in tutte le corsie, trasformando gli ospedali nei focolai più virulenti
3) Non aver fatto il tampone a tutti i sanitari, permettendo ai poco sintomatici, il 90% dei contagiati di continuare ad operare senza cautele
4) Non aver nominato un commissario deciso, tipo Bertolaso, dotandolo di poteri forti per eliminare procedure burocratiche e rischi di problemi giudiziaria posteriori, senza guardare troppo per il sottile a metodi e costi. Per non parlare dei numerosi decreti smentiti da nuovi, e bisticci tra le regioni e il governo
5) Riaprire le fabbriche non essenziali ma dove la chiusura reca problemi irrecuperabili o difficilmente recuperabili, autorizzando i lavoratori sotto i 5o anni e progressivamente sotto i 60 (strategia israeliana)
Cari governanti, non bisogna dimostrare di essere i più bravi, sollecitando in tal senso il patriottismo con bandiere al vento, ma pensare ad evitare i morti. Avendo creato inconsapevolmente un esercito di contagiati, avremo un esercito di medici immuni, che potranno lavorare al meglio. Per le terapie intensive, non vi saranno carenze perché purtroppo saranno gradualmente, svuotate dai decessi. Ma l’errore più grosso è stato di avere messo in gravi difficoltà le aziende, solo per dimostrare di essere i più bravi del mondo, senza tener conto del dopo. Altro errore di avere ridotto il servizio pubblico dell’informazione un contenitore unico sull’unico tema “Covid-19”, innescando in molti cittadini irrequietezza e panico, nemici del pensare razionalmente in certe situazioni.
Altri fattori che hanno causato la tragedia e le probabili conseguenze
1) Le condizioni precarie della sanità ridotta in questo stato dopo i tagli imposti in gran parte dal debito pubblico imposto dalla BCE e dalla corruzione dilagante, (dimostrando quanto non era vero che il “privato” fosse così bello)
2) La disobbedienza di molti cittadini e gli spostamenti da nord a sud
Ci manca solo che dopo il calcio, per il sovraccarico della rete, ci spengano i social o la rete. Sarebbe il delirio per tutti diciamocelo. Come alternativa essendo i negozi alimentari, i distributori e le tabaccherie aperti è previsto un aumento del consumo di alcol e sigarette, oltre alla frequentazione di YouTube, WhatsApp, scommesse online e siti pornografici. Mediaset che ci ha sempre nel suo cuore, trasforma la domenica tv in un cinema multisala: 50 film divisi tra tre canali. Che pacchia ragazzi! In Italia con un decreto ogni due giorni, il governo promette: l'indennità per gli autonomi di 800 euro con un reddito dichiarato nel 2018 non oltre i 35mila euro. Cassa integrazione e sostegno alle imprese, sospensione del pagamento dei mutui e bonus per il servizio baby sitter. Capisco in particolare al sud, dove si stimano 20.000 falsi forestali della Calabria, i 20.000 della Sicilia, i falsi invalidi, i furbetti del Rdc e lo sterminato esercito di lavoratori in nero. Solo un virus poteva scoperchiare questo vaso di pandora, perché da parte delle istituzioni nessuno poteva immaginarselo o contrastare vero? Esiste il reale pericolo di disobbedienze civili e saccheggi che l’informazione cercherà di censurare, oltre ad’ altri fattacci che succedono negli ospedali e casa di cura e molte altre cose che sola dalla rete scopriremo nel dopoguerra. Esiste la reale preoccupazione che possano in accordo con i mainstream, chiudere parzialmente la rete, per contendere sia il sovraccarico di queste settimane, come per evitare la diffusione di materiale falsificato su temi tipo: nuovi medicamenti, vergogne del sistema sanitario, accuse tra assessori e il governo e tante altre brutte vicende. Ovviamente lo faranno per l’emergenza, o per metterci definitivamente un bavero, dopo averci ben cucinati come la povera rana bollita. Questo significa che ogni informazione che sia diversa da quella presentata nei tg, dibatti, approfondimenti con ospiti selezionati e siti in rete confezionati, è da censurare perché soggetta “fake news”? la parola a "Live - Non è la dʼUrso" che in diretta, ci consolerà con il mono tema e le tragedie dei vip, per non parlare del servizio informativo che sta monopolizzando l’informazione dei media a livello mondiale. forse dovremmo essere molto più preoccupati di quanto non lo siamo per le conseguenze della diffusione del virus. Basta l’uso di certi termini, la ripetizione di alcune notizie, la drammatizzazione di certe immagini a influenzare il comportamento di un’intera nazione in modo del tutto irrazionale e illogico. Tanti anni fa il presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt ebbe a dire che “l’unica cosa di cui dobbiamo avere paura, è la paura stessa”. Oggi questo richiamo suona di una drammatica attualità. Chi controlla l’informazione può ottenere dalla massa qualsiasi tipo di comportamento. La letalità stimata dall'OMS al momento si attesta tra l'1% e il 3% (in Italia quasi il 10%). Quello dell'influenza è dello 0.1%. Dire che questa malattia è una brutta influenza, secondo me non aiuta.
Lockdown svizzero
In Svizzera prima dei provvedimenti del governo, fino a inizio marzo la gente riempiva i bar e il lungolago inconscia o ignara del pericolo di contagio. Uno mio collega tedesco ironizzava inviandomi vignette satiriche sulle disgrazie cinesi-italiane. Una di queste mostrava un piatto di spaghetti alla bolognese e diceva in tedesco: “Corana Virus è come le tagliatelle. Sono state inventate dai cinesi, ma gli italiani le hanno diffuse in tutto il mondo”. Io ormai immune a certi pregiudizi, replicavo dicendo che come tutte le epidemie ricoprono interi continenti, passerà anche dal suo paese, quando noi “spaghettari” che (si spera) avremmo lasciato questo momento alle spalle. Il capo della Divisione malattie trasmissibili Daniel Koch, ha iniziato spiegando l’iniziativa riguardante la telefonia mobile: «Abbiamo deciso di chiedere a Swisscom di compiere un’analisi retrospettiva sui movimenti dei telefoni cellulari in Svizzera, nel passato, sulle piazze pubbliche. Si tratta di capire come sono cambiati i movimenti, non è una questione di “sorveglianza”. In questo link tutti i provvedimenti presi dalla Segreteria di Stato dell’Economia SECO. E altri articoli correlati al tema. Per quanto concerne il temuto picco d’infezioni si parla di metà maggio (Ufficio Federale della Sanità Pubblica (BAG). Il governo ha autorizzato l'impiego di circa 8000 militari, per sostenere i cantoni negli ambiti della sanità pubblica, della logistica e della sicurezza, oltre ad un contingente della protezione civile. In merito al conteggio, il sospetto e in questo le dichiarazioni dei governi sono abbastanza nebulose, e cioè che in Svizzera come in Corea del Sud – e altri Stati - solo una parte dei decessi venga associata al covid-19, mentre che gli altri decessi vengano correlati alle patologie preesistenti nel paziente. Ognuno può comunicare i dati come meglio crede. Perché l’OMS tace sui metodi di conteggio invece di dare delle precise direttive? Forse perché alcuni paesi (più lungimiranti) non vogliono spaventare i propri cittadini e non affossare l’economia e l'immagine all' estero, e hanno deciso di tenere una linea meno allarmistica? Per capirlo basta chiedersi chi finanza l’OMS. In Svizzera l’assicurazione contro la disoccupazione (AD) garantisce i salari mediante l’indennità per lavoro ridotto. Basta stampare un formulario valido per tutto il paese, e il datore di lavoro farà la richiesta. A oggi sono state fatte più di 300'000 richieste. Il salario con la collaborazione delle banche verrà trasferito direttamente sul proprio conto. Semplice ed efficace, e non c’entra che il paese è più gestibile perché più piccolo o più ricco, che si stampa la propria moneta, oltre alla stabilità politica e che lo svizzero abbia più senso civico? Ovviamente se si ferma gran parte delle attività produttive e dei servizi, vi sarà per un lungo periodo di disoccupazione e conseguenze economiche incontrollabili, di cui non sarà sicuramente la classe dirigente, le banche e i politici a pagarne le spese. In proporzione rispetto a Italia e Spagna, la Svizzera con 8 milioni di abitanti, la situazione è più grave. Se hai dei sintomi, chiami al tuo dottore, che ti consiglia alcuni medicamenti e ti rilascia un certificato di malattia. Se vuoi avere la certezza di non essere contagiato al prezzo di circa 200 CHF (dipende dalla franchigia) ti verrà fatto il tampone, ovviamente solo presentando una ricetta medica: se ho un'assicurazione con franchigia a 300 franchi e per tutto l'anno non ho altre spese lo pago, altrimenti no. Se posso dirla tutta, sia in Svizzera come in Germania, non si mente sui decessi da Covid-19, ma si conta diversamente per mettere l'economia davanti alla salute pubblica, per non creare panico. Esiste il pericolo che la gente vista la bassissima mortalità snobba pericolosamente la situazione. Certo che anche la Svizzera (da sempre invidiata da tutto il mondo per la sua severità) si è mossa in ritardo. Mentre le RAI e Mediaset presenta il dottore deceduto, il dramma delle case di cura, l’intervista di personaggi dello spettacolo che hanno perso la Mamma, in Svizzera i media e i siti ufficiali si occupano dei protagonisti di drammi economici. Dallo studio medico vuoto, alla massaggiatrice tailandese che deve rinunciare a 15'000 CHF mensili di entrate, dei concerti o eventi sportivi cancellati. Del dramma del 49enne di Sri Lanka deceduto per Covid-19 poco rilievo. Dopo avere contattato il proprio medico (Jona), delle sue condizioni precarie con una patologia a rischio come il diabete, ha avuto come risposta di rimanere a casa prendendo uno sciroppo della tosse. Anche se i sintomi peggiorarono, non venne ricoverato. La sua famiglia ora vuole sapere come ha potuto succedere, mentre la clinica medica non rilascia nessuna dichiarazione. Piccolo dettaglio sulla libertà d’informazione in Svizzera. Il fatto è riportato nel notiziario locale di “TeleZüri”, unicamente perché la famiglia del deceduto vuole delle risposte. A parte alcune emittenti regionali, questo brutta vicenda non è stata pubblicata dai media ufficiali. Figuriamoci se il fatto fosse avvenuto in Italia a danno di un cittadino svizzero?
Conseguenze future
Un'altra battaglia andrà combattuta contro un altro virus, forse altrettanto pericoloso: quello della psicosi collettiva. Frutto della paura irrazionale, ma anche dell'estendersi, la psicosi porta tante persone ad affidarsi a canali di informazione errata o dar fede a teorie complottistiche che teorizzano l’ormai prossima estinzione della razza umana, o di azioni cinesi o americane di affossare l’economia mondiale, per poi assumerne il controllo. Contro tale virus non rimane che affidarsi alla propria razionalità ed alle indicazioni dei medici esperti. Alcune misure, come quella di evitare le strette di mano, cambiano inevitabilmente il modo del vivere comune. Tra chi banalizza e chi terrorizza, meglio comunque seguire la via mediana della prudenza. Si usa il termine “Social Distancing”, per definire la distanza tra gli individui che possa evitare un contagio. Distanza ai nostri amici, conoscenti e colleghi che in realtà è una distanza fisica. Il contatto reciproco invece deve essere mantenuto costante, tramite i media elettronici, dai balconi o finestre. Possiamo invitare un nostro amico per una conversazione e un caffè alla distanza consigliata. Dunque non distanza sociale ma distanza fisica, dato che la prima ci intristisce, ci ammala e ci rende poveri perché ci conduce alla solitudine. Dunque curiamola questa distanza sociale per il nostro e bene di tutti.
Bisogna avere il coraggio di esporre il proprio pensiero anche se contrario al pensiero unico, senza timore di sentirsi soli. Anzi spesso noi tendiamo per conformismo ad ‘accettare le voci della scienza e degli esperti come l’unica verità. Inoltre essendo tirchi con il tempo, piuttosto che cercare altre fonti d’informazione ripetiamo come un mantra ciò che ogni singolo paese diffonderà come versione dei fatti, appropriandoci delle opinioni di altri. Non biasimo coloro che non indagano a fondo sulle crisi che si sovrappongono, dando un’’immagine del mondo spesso negativo. Ecco che si cerca nei propri confini alienandosi dal mondo al di fuori dei propri interessi, cercando la serenità con gli affetti e le cose più care. Così facendo il diniego generato dal nostro nichilismo passivo regna incontrastato, anzi si alimenta come in un meccanismo perfetto dei nostri comportamenti. La passività giustificata che sdegna una reazione ai soprusi dei pochi che decidono ormai del nostro desino, è data dal pensiero unico ormai ramificato di sudditanza delle nostre precarie vite. Neanche un virus fatale potrà mobilitarci per dire basta e liberarci dalle catene del conformismo che sono diventate una seconda pelle. La mia non vuole essere una voce fuori dal coro, ma una voce che possa motivare l’uscita dalla caverna senza timore di perdere la propria identità oltre a ciò che questa crisi imminente ci toglierà comunque. Nella storia della cultura occidentale, Prometeo è rimasto simbolo di ribellione e di sfida alle autorità e alle imposizioni, e così anche come metafora del pensiero, archetipo di un sapere sciolto dai vincoli del mito, della falsificazione e dell'ideologia. Leggetevi le sue imprese e rimarrete stupiti e forse accenderà la scintilla che era in voi, molto più dei miei scritti letti da qualche centinaio di affezionati.
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06/02/2020
Uno spettro si aggira oggi per il mondo. Il coronavirus, termine più cliccato delle ultime settimane in tutto il globo dell’etere, per la gioia dei motori di ricerca che hanno fatto palate di likes pubblicitari. Non bisogna peccare di sarcasmo, quando vi sono delle vittime, ma attivare il proprio sovranismo mentale e svincolarsi sia dagli allarmismi ingiustificati, come il sottrarsi a una indagine soggettiva. Le istituzioni sono dei codici razionali, nel tentativo di darci una guida di comportamento. Non avendo istinti e mancando a noi umani le regole di comportamento, inventammo la politica che permetteva di convivere a molti. Tornando ai giorni nostri, questa guida di comportamento è sempre più dettata dai governanti produttori di ricchezza per poche famiglie. Come? Con i due strumenti che nessun popolo o nazione possiede. Il controllo energetico e l’informazione. Al di fuori delle istituzioni l’uomo è pericolosamente libero, in questa società evoluta e complessa.
Quindi è più rassicurante seguire il pensiero unico, e senza passare da contesti morali o religiosi si passa direttamente a uno economico. Uno dei nuovi costumi collettivi di cui è molto difficile tenersi fuori, è l’uso incondizionato della rete. Sempre più la realtà passa attraverso Internet, e nonostante io mi sento libero cerco al di là di questo strumento tecnologico, di farmi una mia idea sul mondo, arrivo nella assoluta insignificanza sociale. Quindi non mi resta che socializzare con i nuovi media digitali, e andare magari nel “dark net”, per capire come vengono pianificate e strategicamente messe in atto, le varie azioni belliche sia commerciali, come reali di guerra, e tutte le implicazioni e conseguenze, che solo i posteri potranno vedere con un occhio storico.
Questo virus, probabilmente dovuto a commistioni virali tra pipistrelli e serpenti, ha attaccato l’apparato respiratorio degli umani, sembra diffondersi in tutti i continenti, allarmando all’ora dei pasti nei vari Tg le nostre vite. Nonostante non sia ancora riconosciuto come emergenza sanitaria globale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, tiene in ansia le borse di mezzo mondo e un intero popolo cinese di cui 40 Mio in stato di quarantena. I Paesi di tutto il mondo hanno iniziato ad adottare importanti misure di prevenzione, effettuando lo screening di tutti i passeggeri in arrivo dalla Cina. Per tornare all’idea dello stato ideale, ho fatto la seguente riflessione. Il Coronavirus non è l’unico veleno che infetta e isola le persone. Uno di questi è l’infezione che ogni anno si conferma a Davos, in Svizzera, dove nell’assoluta impunità si fa di tutto per trasmettere il virus di un’economia che produce una politica di esclusione deliberata dei poveri. Nessuna emergenza sanitaria, o quarantena che blocchi il virus pernicioso dello sfruttamento capitalista che con la sua strategia di estrazione e di depauperamento rende superflue la vita di milioni di persone.
Nell’idea dello stato ideale, sarebbero da isolare le poche migliaia di persone che da sole, come ricorda il recente rapporto di Oxfam, accaparrano oltre la metà delle risorse mondiali. Codesti super ricchi accorrono per continuare a contaminare, senza nessuna tutela, le idee e le pratiche che reggono il mondo. Al contrario, questa epidemia perniciosa si trasforma in malattia cronica alla quale il corpo sociale si è assuefatto. Questi virus del neocapitalismo, si presenta come parassita perché si sviluppa solo all’interno delle cellule di altri organismi, e continua a propagarsi in tutta impunità attraverso politiche di aggiustamento strutturale. L’origine o gli agenti patologici sono, le istituzioni globali come le Nazioni Unite, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e gli aiuti allo sviluppo, che hanno permesso all’infezione virale di propagarsi e d’intaccare forse irrimediabilmente i tessuti sociali.
É questo il processo che, inosservato, ha permesso e facilitato la liquidazione delle forme di resistenza democratica nate come insurrezioni popolari. Sono le ‘cellule’ dei legami umani che, espressione di culture, religioni, politiche e dunque forme di vita, sono state infettate e gradualmente svuotate di ciò che costituiva la loro originalità. Senza colpo ferire, le grandi epidemie di individualismo indifferente, di centralità del consumismo come stile di pensiero e dell’espulsione del mistero nelle narrazioni quotidiane, hanno mortalmente colpito il senso della vita. Era questa l’epidemia che i più attenti pensatori, uno tra tutti Ivan Illic, avevano con lucidità diagnosticato. Essi proposero la convivialità, il buon vivere, i legami che liberano, come terapia che si oppone al contagio. La corsa al potere, al successo facile, alla mercificazione inscindibile dei corpi e delle parole che si esprime nella violenza delle armi e delle guerre: sono i meri sintomi di questa malattia mortale chiamata falsificazione. Anche i bambini, nella loro nuova e ingenua esistenza sono preda degli imprenditori di virus. Malgrado i sempre più numerosi cinesi, noi precari abitanti del Sahel non corriamo alcun rischio di contaminazione del citato Coronavirus. Ci basta la meningite, la malaria, le scadenze rinnovabili dei mandati presidenziali, i gruppi armati terroristi, il libero mercato unico africano, la compravendita dei migranti e rifugiati, le carestie e infine le inondazioni quando piove. Siamo a prova di destino e, soprattutto, abbiamo imparato dalla sabbia e dal suo dio che non c’è nulla che duri per sempre. Ci contentiamo di poco e crediamo nella vita. Sappiamo che domani sorgerà un nuovo giorno, sfuggito ai cordoni sanitari. La mia non pretesa di persuasione, dato che mi riesce anche male, è un esercizio di riflessione sulle nostre scelte di giudizio e di comportamento, confrontandole dai tempi di Platone a oggi. Non dipenderanno dai followers su questo articolo il successo di questo mio tentativo.
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