02/11/2012
Di quanto dobbiamo ammalarci di felicità per capirne la necessità?
Disse l’innamorato raggiante di tanto candore presente nel suo cuore
Sarà che quest’ardore è mio solamente, inventato e così ingenuamente raffigurato?
Dovrei comunicarlo alla mia dolce meta in modo che lei mia creda
Ma aimè scordavo che sono uomo e non possiedo il dono
il dono della sincerità che tanto schernire mi fa
Avrei bisogno di appoggiarti e darti delle soluzioni
Tu chiedi comprensione e ascolto come solo un’amica dare sa
La natura senza pensarci e con saggezza per non dire di tenerezza
ha creato l’uomo empaticamente cognitivo in modo che sin da bambino
ogni problemino senza grosse riflessioni, era trasformato in soluzioni
Lei invece si ammala di stati d’animo d’infelicità perché sola l’amica comprenderla sa
È un rispecchio del suo animo da vivere con empatia emotiva che sia la più viva
Se adesso io volessi essere poco virile, direi quasi servile
mettendo da parte la mascolinità sarei un vile?
Rinunciare il dominio delle emozioni e dimostrare tutte le buone intenzioni
A se stessi e agli altri sapendo il fatto mio, che ha la situazione sotto controllo
Per questo devo diventare un donno?
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16/02/2012
Nasce nel senso di onorare ciò che il cuore dovrebbe dettare
spesso i sentimenti tradiscono mentre per qualcuno crescono
allora ci si domanda il cammino da seguire per non perire
di pene e illusioni che già abbondano nel sentirsi soli
Mai abbandonati da se stessa, l'illusione proietta e inventa nuovi stimoli
che il prossimo attribuisce parvenze ridicole anche se mai pretenziose
Come queste riflessioni lo sono senza dubbio
senza pretese al massimo da riempire un mese
Un mese con pochi frutti riflessivi per il mio sito infranto
dal logorio del tempo ma sempre attento e curato
La lettura a volte ne è padrona e impone il suo volere
senza compromessi e complessi verso chi più ardito e famoso
delizia il pubblico con gioielli letterari
La scrittura non è mai dura da eseguire con le idee pronte nel
dire o meglio ribadire i pensieri già letti e ridetti da altri
Il rigore m’impone di non mollare il timone nel mio cammino
spirituale diventato più selettivo ma sempre vivo
02/09/2011
Dopo molti anni di scrivere sulle vicende del mondo ho capito la ragione di
questo vagabondare del pensiero
la mancanza di interlocuori attenti e non obbligatoriamente
sapienti con il dono della critica sincera anche se non sempre veritiera
spesso la stoltezza intralciava i rapporti e io ne ero poco accorto perchè troppo
assorto nella mia ebbrezza così molte conoscenze o amicizie hanno preso altre
strade e d'un tratto mi sono sentito bistrattato
rialzarmi dai sconforti era ben facile grazie alla mia presunta saggezza
che con naturalezza e vigore davano alla mia vita nuovo ardore
Conoscere nuove realta e persone è stata la mia religione a cui
fedelmente attingo o traggo la giusta motivazione
per affinare le mie formule di felicità
così mi si presenta settembre festoso il sole appare
la mattina con gli ultimi riverberi dell’estate
delizia di poesia settembrina che rompe la monotonia
d’un mondo sacro e la bellezza di questa vita mia
22/03/2011
Utopiche e illusorie le mie speranze
di un'economia senza indipendenza delle banche
centrali per la precisione
I paese meno ricchi ben felici sarebbero di un'altra abolizione
come il fondo monetario internazionale che non sarebbe per niente male
E che dire dei paradisi fiscali, che tanti vantaggi procurano
a chi non dichiara i propri denari?
Un paradiso in terra sarebbe un consiglio di sicurezza ONU
anche per le questioni finanziarie e sociali però per tutti i paesi della terra
E il consiglio ONU a chi appartiene se non chi più potere detiene?
nelle risoluzioni spesso o sempre di parte
beffando il mondo intero ad'arte
Paradiso in terra sarebbe un rilascio senza condizioni del debito dei paesi poveri
verso tutti quesi paesi che ne traggono profitto
e fanno lucri affari a capofitto
Liberi dalla dipendenza energetica che coincide con la nostra dipendenza dal profitto
unita dalle decisioni dell lobby senza lecito diritto
Chi vorrà proibire le licenze ambite
per la manipolazione senza nessun pudore
per organismi viventi e tanti soldini danno ai dividendi
Come verificare che questo supposto eden non venga danneggiato se gli stati
non controlleranno le fusioni delle imprese che hanno causato tanto danno?
Perchè in questo pianeta il paradiso fatica tanto ad'affermarsi?
magari sarà la selezione naturale ad'evitare il peggiore male
Le coscienze trasmigreranno verso specie più saggie e meno distruttive
che sapranno usufruire di più inventive
Malgrado alcune trasformazioni genetiche sopravviveremmo in nome delle
vitali fonti energetiche che a chi le possiede tanto potere darà
In poche strofe si è materializzato il mio pensiero tutto di un fiato
per arrivare ne ai saggi ne agli stolti piuttosto che a quelli colti
Non è aldilà delle stelle o pianeti che risede la felicità
è qui in terra che risiede questa nobiltà chiamata madre terra