<2025>
Ti diranno che sei pessimista e che il bene vince sempre sul male. Ecco gli avvelenatori e ipocriti della morale che servilmente agiscono come subordinati.
Premessa Per trarre beneficio da una prima lettura dei miei intrecci narrativi, talvolta non di immediata comprensione, oltre a una buona padronanza lessicale e alla disponibilità di almeno venti minuti liberi da giochi e app dello smartphone, è richiesto anche ciò che Schopenhauer, ispirandosi all’antica saggezza dei Veda, chiamava “sollevare il Velo di Maya”
In un tempo di resilienza ai paradigmi economicistici e relativistici, il mio viaggio di educazione e crescita personale acquisisce giornalmente nuove conoscenze, mettendo alla prova la mia temerarietà nell’esporre periodicamente la mia narrazione sul mondo. Resistere stoicamente al sistema di valori dominanti nel tempo storico in cui si vive, come mio fine ultimo.
Premessa «La crisi dell’Occidente è il motore del momento storico che stiamo vivendo ora. Alcuni ne erano già a conoscenza ma, quando la guerra sarà conclusa, nessuno potrà più negarlo». Ho iniziato con una citazione tratta dal best seller di Emmanuel Todd, in cui lo storico e antropologo diagnostica “La Sconfitta dell’Occidente”
08.01.2025
Premessa «La crisi dell’Occidente è il motore del momento storico che stiamo vivendo ora. Alcuni ne erano già a conoscenza ma, quando la guerra sarà conclusa, nessuno potrà più negarlo». Ho iniziato con una citazione tratta dal best seller di Emmanuel Todd, in cui lo storico e antropologo diagnostica “La Sconfitta dell’Occidente”. È inevitabile, che le difficoltà della cupola occidentale, guerrafondaia e oligarchica, aumentano al cubo una escalation sempre più voluta e imminente. Non illudiamoci, non vi sarà più un ritorno alla “normalità” prebellica in quella che molti definiscono come una guerra mondiale a pezzetti. Non sono un megafono putiniano e tantomeno combatto il suprematismo occidentale, e mi chiedo spontaneamente se anche la Cina e la Russia, non perseguono interessi imperialistici e non siano anch’esse parte del sistema neoliberale, date le loro altrettante politiche espansioniste. Da una mia attenta lettura di Todd, ho compreso che gli occidentali non sono più cattivi degli altri, ma la sua ricostruzione obiettiva degli eventi, mostra tuttavia che Russia e Cina, adottino una postura difensiva e tendente alla stabilizzazione delle aree. Mentre Washington, come tenterò di spiegare, per difendere il dominio del dollaro, punta sullo strumento bellico i dazi sulle sanzioni e sul caos. Nella sua follia occidentale non conta tanto la vittoria dei conflitti, ma dei benefici tattici immediati e soprattutto frenare la crescita del potere economico e strategico dei rivali. La mia non è una lettura distensiva e rischia di rientrare nel fiorente filone apocalittico che annuncia da decenni il tramonto dell’Occidente. Spero di aiutare ad uscire da questo paradigma negativo con un risveglio brusco dal sonno della ragione.
Parlando di imperialismo si fa subito riferimento al modello imperiale dell’antica Roma o al modus operandi dell’impero coloniale britannico, che hanno come punti fondamentali la costruzione e il mantenimento del controllo sui territori conquistati. In questo modello, bisogna considerare anche il cosiddetto impero a stelle e strisce. Sotto il suo condizionamento dell’economia, dell’aspetto militare e socioculturale si intendono tutti quei paesi che, direttamente o indirettamente, sono stati inglobati nella sua sfera di dominio e del suo modello economico improntato sul neoliberismo. L’american way of life ebbe inizio con il Piano Marshall, proposto nel 1947 come punto di partenza della rivoluzione degli standard dei consumi, nei primi anni Cinquanta della nostra società. Altri strumenti da considerare, sono stati la pubblicità e il cinema oltre alle innovazioni tecnologiche. Per approfondimenti consiglio questo libro: Dall'Impero britannico all'impero americano.
Secondo Todd I tre fattori del declino e sconfitta dell’Occidente sono. Primo, la carenza industriale degli USA che hanno delocalizzato gran parte nei paesi a basso costo sociale e la rivelazione del carattere fittizio del PIL americano e in generale il declino del livello educativo, a partire dalla metà degli anni 60. Secondo, la scomparsa del protestantesimo americano. Alla vigilia della Grande Guerra, l’etica protestante e lo spirito del capitalismo di Max Weber, contribuì l’ascesa dell’Occidente in Inghilterra, USA, Germania unificata dalla Prussia e Scandinavia. Il protestantesimo aveva prodotto un alto livello educativo nelle classi medie. Per comprendere le Sacre Scritture l’alfabetizzazione universale era diffusa tra i fedeli, unita a una forte etica del lavoro e moralità individuale e collettiva, data dal timore di Dio che diedero un vantaggio economico e industriale considerevole. Il crollo del protestantesimo ha innescato un declino intellettuale, una scomparsa dell’etica del lavoro e una cupidigia di massa da indentificare con il nichilismo passivo. Terzo fattore è la preferenza del resto del mondo per la Russia e la Cina, come importanti alleati economici. Lo si è visto per le sanzioni dell’occidente alla Russia, boicottate dal resto del pianeta, che hanno danneggiato più noi sanzionatori. Qui la mappa delle sanzioni. Il nuovo soft power russo conservatore (anti-LGBT e Woke) ha l’appoggio di molti paesi, essendo chiaro che reggeva lo shock economico, evidenziando la nostra follia e morale e doppio standard non più credibile al mondo intero.
Aggiungerei anche Il fattore Biden (detto Joe sleeping) Un anziano signore il cui idioma è compreso solo dagli esquimesi, e gli studiosi di sanscrito. Lo ricorderemo per le atrocità contro i palestinesi e gli Hezbollah in Cisgiordania, Libano e Siria di cui è corresponsabile insieme a Israele, il sostegno ucraino nel conflitto contro la Russia e la distruzione del paese. Le furfanterie figliolesche poi da lui graziato e l’inclinazione a inciampare sulla scaletta degli aerei e la perdita d’orientamento al termine delle conferenze-stampa. Cinismo a parte, parliamo di morti e devastazioni e di un signore demente portatore di una valigetta che può scatenare una guerra nucleare, anche se in realtà è nelle mani di persone più affidabili. Aumenta l’angoscia nel non avere una risposta di chi sono costoro e chi li controlla e ha loro delegato tale responsabilità?
Il fattore Russia e Cina Ho già scritto in modo esaustivo sulla vicenda bellica, e vorrei piuttosto soffermarmi sulla contrapposizione fra democrazia liberale e autocrazia autoritaria. Le prime sono oligarchie liberali, con un’aristocrazia o élite disconnessa dai propri elettori sempre più lontani dalle decisioni. In Russia, la maggioranza della popolazione sostiene il regime, ma le minoranze che siano gay, etniche, od oligarchi non sono tutelate. In entrambi i casi il termine “autoritario” pesa per me tanto quanto il termine “democrazia”. In un confronto economico, il Pil russo pari al 3,3% rispetto a quello occidentale è l’espressione della produzione di beni tangibili, diversamente dal carattere fittizio del Pil americano. La Russia ha recuperato l’autosufficienza alimentare, diventando la maggior esportatrice di prodotti agricoli nel mondo, (30 Mio di dollari nel 2020) superiore a quello del gas (26 Mio). Ha raggiunto risultati notevoli nel settore militare, essendo la prima esportatrice al mondo di centrali nucleari e avendo oltre 6000 testate la prima potenza nucleare. Anche sul piano dell’istruzione superiore hanno scelto gli studi di ingegneria nel 2020 il 23,4%, a differenza del 7,2% degli USA. Riguardo la Cina che nonostante i cliché della nostra narrazione, assommata tra propaganda e ideologia, continua a guidare l'economia globale, smentendo i media occidentali. I capi di diverse organizzazioni economiche internazionali in un incontro e dialogo economico “1+10”, hanno espresso fiducia sulla sua futura crescita ed egemonia, non solo come fabbrica del pianeta dichiarata, ma per le relazioni internazionali e la forza geopolitica instaurate con numerosi paesi tramite i BRICS+, la Sco, l’Unione economica eurasiatica, la Rcep e altri raggruppamenti continentali. In questa incoraggiante manifestazione di recupero di sovranità, che un giorno potrebbe proiettare una benefica influenza persino sull’Occidente. Nonostante le molte sfide strutturali causate dalla riduzione della produttività e della forza lavoro, le restrizioni al trasferimento di tecnologia imposte dall’Occidente, la Cina ha raggiunto un punto critico e il suo attuale modello di crescita economica starebbe perdendo slancio. Altre criticità sono la forte crisi del settore immobiliare, l’indebitamento dei governi locali, l’invecchiamento della popolazione e la sfiducia dei giovani sul futuro. Tra le principali politiche di transizione strutturale verso la piena modernità, vi è il piano Made in China 2025 lanciato nel 2015, che guiderà la sua trasformazione da produttore di beni di basso valore aggiunto, altamente inquinanti ed energivori, a sviluppatore di beni e servizi ad alta intensità di innovazione e tecnologia. Oggi la Cina è leadership in settori quali la robotica, l’informatica, la biotecnologia e le apparecchiature mediche, l’energia green e la produzione di batterie per l’industria e le auto elettriche. Il suo obiettivo e degli altri paesi emergenti, è di diventare un leader globale nelle tecnologie avanzate e di guidare la trasformazione del mondo. Qui una testimonianza di un italiano in viaggio, sulla situazione sociale e altro di una Cina a noi sconosciuta.
Alcuni dati dell’impero che nella sua storia ha vissuto in uno stato di pace solo 16 anni e che con il 4,3% della popolazione mondiale, intende dominare un pianeta di oltre 8 miliardi di individui! Abbiamo il primato assegnato al settore finanziario e la centralità per l’accumulazione di dollari costituita dai paradisi fiscali e il crollo della produzione industriale e agricola delocalizzata. È difficile accettare questa realtà dopo avere assorbito la propaganda hollywoodiana, fatta di famiglie benestanti e stati sedati dall’efficientismo tecnologico che nonostante il costante deficit commerciale, consuma più di quanto produce grazie al signoraggio della sua valuta. La realtà presenta una società dove l’ingiustizia sociale e la povertà è cresciuta a dismisura e la classe medio alta è ormai composta solo dal 10% della popolazione. Si registra un calo dell’aspettativa di vita nel 2021 a 76,3 anni di media, per via della sommatoria delle morti per alcolismo, suicidio, omicidio, dipendenza da oppioidi, obesità, ecc.… (in Giappone 84,5 anni). È la triste conseguenza di una decadenza morale dagli esiti nichilistici e riguarda anche le colonie europee, che essendo anche il prodotto dell’atomizzazione sociale e della fine delle credenze collettive, di fatto è il segnale più evidente della crisi delle post-democrazie occidentali. Dal punto di vista militare l’impero è una potenza nucleare con una spesa militare pari a 886 miliardi di dollari, e oltre 800 basi e installazioni militari unite a 11 portaerei a propulsione nucleare. In tutta la storia dell'umanità non era mai capitato che un esercito fosse presente in almeno l'87% dei Paesi del mondo e una spesa negli ultimi vent’anni, di otto trilioni di dollari per finanziare la "guerra al terrore" in Medio Oriente oltre ad avere bombardato più nazioni nel mondo e rovesciato più regimi e governi legittimi. Questo enorme strumento bellico e deterrente viene usato per il c.d. fronte degli “Stati canaglia”, che si oppongono ai padroni egemoni e sbarrare il passo a qualsiasi ipotesi di sviluppo multipolare della politica internazionale, basata sulla concorrenza e sovranità. Interventi USA nel Mondo dal 1945 ad oggi. Il debito pubblico degli Usa ha raggiunto livelli record di 34 trilioni di dollari, (dodici volte quello italiano). Le cause sono l’aumento dei tassi d’interesse, delle pensioni, sanità e spese militari fuori controllo, ma soprattutto che l’impero non è più composto da Stati-Nazione ma da Democrazie-Oligarchiche, in cui a farne da padrone sono le Corporation gestite dai fondi d’investimento presenti in tutte le multinazionali internazionali.
L’occidente getta la maschera Ne fanno parte oltre agli Usa, le sue colonie europee (inclusa la Svizzera non più neutrale), il Giappone la Corea del Sud e l’Australia oltre gran parte del Medioriente con Israele come 51. Stato. Quasi mi sfuggiva l’Ucraina governata da un mediocre attore comico, vincitore di un’elezione con un programma di pace, che con il sostegno di una miracolosa polverina bianca si è appassionato poi alla guerra. Per proteggere i loro interessi in Medioriente impiegando massicce basi militari in Bahrain, Kuwait, Qatar e Arabia Saudita con un business miliardario in armi in funzione anti Iran e frenare l’avanzata dei BRICS+. Le colonie asiatiche come bastione in funzione anti Cina, e a protezione del loro business a Taiwan, mentre l’Europa auto suicida e governata da una élite inetta, bellicista e scissa dai reali bisogni delle classi popolari, può augurarsi che il disegno post-imperiale americano fallisca. Vi è molto rammarico per il suicidio assistito dell’Europa in corso, ma allevia la solitudine e frustrazione di quanti l’hanno prevista e temuta. Essendo a rischio di fine Impero, l’occidente disperatamente intensifica l’uso di tutti gli strumenti a sua disposizione, come il controllo della rete globale, il militarismo più aggressivo, il dollaro, i dazi, la tecnocrazia, Big-Pharma e Big-Tech per finire con l’FMI la FED e la banca centrale mondiale, OMS e ONU. Vi sono poi i 3 Fondi di investimento americani, Blackrock, Vanguard, State Street: I veri padroni del mondo che detengono la spaventosa cifra stimata di 30 trilioni di dollari di danaro liquido ed investito sui mercati azionari e obbligazionari mondiali, più dell’intero PIL di tutta l’Europa o della Cina. L’ideologia neoliberista, introdotta con titubanza da Jimmy Carter, e abbracciata da Reagan per consolidarsi in entrambi i partiti con Clinton, previlegiava la volontà del mercato che avrebbe soppiantato la volontà nazionale o i diritti sociali e portando una crescita generale dei redditi. Seguirono un taglio delle tasse e del sistema di protezione sociale, e radicalismo del libero mercato, alimentando una estrema disuguaglianza della ricchezza. I Neocon poi etichettarono come sessisti e razzisti la destra per aver messo al centro del loro programma la politica di classe e non quella dell’identità, scatenando un ciclo infernale di uso del politicamente corretto e del woke (in declino). Costruendo categorie demografiche parcellizzate e di antagonismo verso i bianchi della working class, rendendo più ripugnante il Partito democratico a chiunque. Ora che la scelta è stata tra Trump e l’involucro ormai svuotato del neoliberismo, con questa vittoria la politica della destra autoritaria ha vinto la battaglia ideologica. L’ordine neoliberista in America non morirà ma cambierà semplicemente abito. Votando per l’autocrazia, la cultura e società USA è ormai satura di una violenza senza limiti. Dalle schizzate serie di Netflix seguite da milioni di spettatori sedati, agli splatter dei film di Hollywood all’industria multimiliardaria dei videogiochi di stampo filo-Pentagono. Dai brutali incontri di MMA della UFC e il suo assurdo circuito del “wrestling professionale”, così come tutte le distrazioni di massa come il football della NFL e gli altre lucrative distrazioni di massa. Suonano famigliari questi svaghi? Ci aggiungo la violenza dilagante delle armi, le stragi nelle scuole e lo stillicidio di notizie di sangue per fare ascolti e alimentare un isolamento solitario e impaurito nel quale sono intrappolati sempre più cittadini. Si prospetta un modello cinese, con un apparato di sorveglianza per controllare il dissenso e le opinioni politiche usando le tecniche più all’avanguardia, con il transumanesimo a farne da padrone per l’élite e cibo o mangime di insetti per la gleba. Basti vedere la squadra di governo che sta allestendo il Tycoon, per capire in quale direzione il capitale stia virando e di come l’intera cricca della Silicon Valley abbia finanziato la sua campagna. La traiettoria logica di questi processi in atto da molti anni ormai, è uno stato militarizzato a partito unico impegnato nel tentativo di controllare le masse domestiche attraverso la sorveglianza, la censura e il carcere, in una economia di guerra ed emergenze indotte per mantenere questo stato bellico e calpesti ogni costituzione ormai superflua. Piano piano anche il più servile cittadino comprenderà, l’inganno sul cambiamento climatico e l’impatto disastroso in atto sull’economia. La UE con i suoi nebulosi contratti (PNNR e MES) e imposizioni di piani mastodontici di investimenti prestati da banche e fondi di investimento privati, ha apparecchiato la tempesta perfetta. Un altro smascheramento del vero volto dei detentori del capitale e un loro guadagno colossale, in funzione di ulteriori abbattimenti della classe media in atto dalla pandemia in poi. Si privatizzano i guadagni e si chiama alla cassa il cittadino per pagare i danni provocati dell’Élite. Dal vertice sul clima di Parigi del 2015 non c’è stato di fatto alcun progresso nella riduzione delle emissioni di carbonio, anzi! Nel 2022 c’erano nel mondo 477 cantieri di oleodotti in costruzione, per una lunghezza totale pari a 24 volte la circonferenza del pianeta e oltre 300 terminali per il gas liquefatto in cantiere. Con il pretesto della crisi energetica, c’erano ben 432 nuove miniere in cantiere e 485 centrali in costruzione. Questi impianti a combustibili fossili altamente inquinanti e distruttivi per l’ambiente erano in preparazione già prima che la pioggia di profitti del 2022 diventasse evidente. L’Impero è completamente fuori controllo e intenzionato a bruciare combustibili il più velocemente possibile, e niente potrà fermarli. Il loro sforzo maggiore è mantenere il nostro consenso, tramite una narrativa astutamente modificata a secondo dell’orientamento, che addolciranno le apocalittiche previsioni del disastro ambientale proponendo l’ideologia dell’overshoot, secondo cui possiamo bruciare combustibili fossili, anche se supereremo l’obiettivo sancito negli inutili summit. Il pianeta sarà così salvo, e potremmo mantenere il riscaldamento globale al di sopra di 2° gradi, o addirittura 3° gradi, con una “tecnologia” per rimuovere il carbonio dall’atmosfera. Se poi gran parte del pianeta sarà inabitabile, e grandi migrazioni ne seguiranno alimentando paure, violenza e sterminio, sradicando i nuovi migranti del clima, essi verranno disgustosamente additati come capri espiatori.
La nostra sopravvivenza Sentire i governanti elogiare l’economia in rialzo, perché la borsa sale e le multinazionali nel settore tech fanno faville, aumenta il nostro senso di abbandono e inganno. Il neoliberismo come il pianeta non muore ma si trasforma, servendosi degli strumenti sopra citati e di narrative angoscianti. Che sia la Guerra, il deserto dell’Antropocene, l’invasione dei cosacchi russi della civile Europa o virus sconosciuti, sono dispositivi politicamente saturi e svelati che però vincolano il nostro quotidiano. Per non alienarci ad un catastrofismo e consenso passivo senza alternative, dobbiamo ripeterci giornalmente davanti allo specchio che due più due fa quattro, ignorando la ripetizione ossessiva del contrario e dalle intimidazioni perfettamente legali, di accettare che due più due fa cinque, oppure tre, oppure uno, a seconda delle necessità del momento. La resilienza indotta dalla culla in poi premia la cieca disciplina e l’annullamento del giudizio critico, compiacendosi della nostra inerzia verso le ingiustizie e le violenze altrui. L’impero ha gettato la maschera, svelando il suo oscuro modello neoliberale, avverso all’intervento pubblico e agli strumenti per proteggere e promuovere le attività produttive, prendendone il sopravvento. Con la sua follia speculativa e finanziaria, di un capitalismo ultraliberista e aggressivo, hanno creato scompenso sociale e guerre. L’impero è rimasto con il solo strumento del dollaro e dei cannoni della NATO per affermare un primato non più dato, dalla capacità di innovazione economica, scientifica, tecnologica e conseguente benessere dei cittadini che si è spostato altrove. Grande è l’incertezza sotto al cielo e il futuro non è ancora scritto e mi chiedo se gli “strateghi da poltrona” ancora detentori di potere e che vivono in un universo parallelo e non nel mondo reale, sapranno prendere dai loro uffici del Pentagono e di Bruxelles le scelte giuste?
19/02/2025
In un tempo di resilienza ai paradigmi economicistici e relativistici, il mio viaggio di educazione e crescita personale acquisisce giornalmente nuove conoscenze, mettendo alla prova la mia temerarietà nell’esporre periodicamente la mia narrazione sul mondo. Resistere stoicamente al sistema di valori dominanti nel tempo storico in cui si vive, come mio fine ultimo. In tal senso posso tranquillamente dire che, la crescita coincide con la filosofia educativa cui alludeva Costanzo Preve che sul coraggio della filosofia scrive: “L’espressione educazione filosofica è invece non solo compatibile con una scelta di resistenza e di rifiuto di integrazione nei valori conformistici di adattamento sociale, ma sembra quasi alludere irresistibilmente a questa resistenza ed a questo rifiuto, dal momento che i modelli conformistici e maggioritari di integrazione sociale sono quasi sempre non filosofici, e sono anzi spesso provocatoriamente antifilosofici”. Ho iniziato filosofando per rendere più proficuo ciò che seguirà, essendo il pensiero ciò che fa diventare nostro quello che leggiamo. Dopo l’introduzione sul tema secondo la teoria di Todd nel suo libro “La sconfitta dell’Occidente” e avere riassunto brevemente i dati dell’Impero, ho rivolto il mio pensiero su come l’egemone abbia gettato la maschera e di quali strumenti dispotici stia facendo uso. La diagnosi per sopravvivere al leviatano si palesa ad nauseam nei miei scritti e quindi mi sforzerò, di usare un verbo narrativo dei fatti realmente riscontrabili e in pieno svolgimento.
Il codino biondo che fa impazzire il mondo Prima di spendere alcune considerazioni non dovrebbe essere dimenticato il suo primo fallimentare mandato, in cui i deficit commerciali sono peggiorati, l’immigrazione illegale è seguita, migliaia di cittadini sono morti inutilmente a causa degli affetti avversi alla pandemia, la Corea del Nord si è dotata di più armi nucleari, l’Iran ha ripreso l’arricchimento dell’uranio. Senza dimenticare gli Accordi di Abramo che hanno gettato le basi per l’attacco di Hamas a Israele il 7.10.2023. Nessun muro è stato costruito al confine con il Messico e la Cina non ha mai acquistato i 200 mia di dollari di esportazioni USA promessi di acquistare nel accordo commerciale negoziato da Trump che anzi ha punito i prodotti cinesi importati con i dazi. Peggio di Trump solo RimbanBiden, escludendo una rivoluzione radicale delle strutture del sistema dominante di cui Trump sia pure come anomalia è parte integrante. L’apparente terremoto politico attuale potrebbe essere di breve durata, con i suoi antagonisti, interni e globali (neocon e liberal iper-atlantisti) che hanno un solo modo per fermare il processo innescato, eliminare il codino. Nessuna rivoluzione non essendo lui il redentore o il Che Guevara moderno. Nel suo discorso inaugurale i suoi primi decreti esecutivi sono il tipico esordio di un capo populista, che promette al popolo di riscattarlo e di guidarlo dentro un cammino di rinascita. Uno abominevole spettacolo che ricorda altri acclamati salvatori della patria, dai dittatori del Patto tripartito a Berlusconi fino agli odierni capetti xenofobi europei. Promesse di grandezza nazionale e prosperità in virtù del loro carisma personale seguite da crolli talvolta tragici, di fronte a crisi economiche, guerre e revulsioni da parte degli stessi interessi che li avevano favoriti. Dal capitalismo green e arcobaleno si passa a quello grigio e dalla sinistra fucsia si transita alla destra bluette (Fusaro docet). Niente cambia ma si evolve, proponendo una nuova alternativa come finta antitesi e proponendo il medesimo sistema totalitario ancora più aggressivo. Vorrei usare il termine cleptocrazia, che definisce un sistema di potere corrotto incapace di mediazione sociale e internazionale e applicarlo ai paesi del Sacro Occidente, che sbavano al capezzale del grande Mogol e della sua cricca di tecno-miliardari. La vera novità si riassume nel termine Plutocrazia in cui un regime politico nel quale gli esponenti dell'alta finanza e dell'industria condizionano la vita politica. In questo predominio assoluto (da verificare), le bombe dei Neocon ora con Trump saranno armi più convincenti in stile mafioso. Il pizzo (dazi) se vuoi esportare i tuoi prodotti, se Putin non vuole trattare alle nostre condizioni, ulteriori ricatti (sanzioni) e minacce (allargamento della Nato) che saranno poi i paesi UE a finanziare (ricatto). Trump ha già dichiarato che l’Europa deve acquistare il GNL americano se vuole evitare di subire dazi commerciali. Il “negoziato” non può essere rifiutato (minaccia) in linea di principio dato che ogni aggressione (guerre) ed ogni minaccia verranno presentate come un modo per costringere la controparte a trattare. Ogni accordo sarà però percepito come un pericolo di disarmo e quindi infranto appena sia raggiunto.
La cleptocrazia diventa plutocrazia ovvero una società totalitaria in cui la menzogna permanente è l’apoteosi e in cui come tutti gli imperi destinati a cadere, è necessario raccontarlo alle masse dormienti che, come sul Titanic, affondano, mentre l’orchestra imperterrita dell’Élite segue suonando una melodia spuria che traspare dai loro occhi macchiati di sangue. Con il suo MAGA (Make America Great Again) Trump ha promesso una nuova età dell’oro e come uomo la cui vita è stata salvata da Dio per rendere l’America di nuovo grande, punta allo Spazio e a Marte, dove vorrebbe piantare la bandiera a stelle e strisce. Tornando sul pianeta, ha ufficializzato la dichiarazione di emergenza nazionale al confine con il Messico e la volontà di rimpatriare “milioni e milioni” di migranti illegali. Il nuovo Erode ha confermato di volersi “riprendere” il Canale di Panama e che il Golfo del Messico sarà ribattezzato “Golfo d’America” oltre al Canada che diventerà il 51. Stato e la conquista della Groenlandia usando se necessario la forza. Gli Usa usciranno dagli accordi di Parigi sul clima e addio anche al New Green Deal. “Salveremo la nostra industria automobilistica (ha affermato), potrete acquistare l’auto che preferite”, con buona pace dei sostenitori dei veicoli elettrici. Il codino ha dichiarerà un’emergenza energetica nazionale e dare il via libera alle trivellazioni. Strizzando l’occhio ai latinos e agli afroamericani, verrà forgiata una società indifferente al colore e basata sul merito e ci sarà spazio solo per due generi, “maschio e femmina”, e non per le manipolazioni di genere. Dopo che lo strumento dei “risvegliati” ha deviato e neutralizzato le forze sociali potenzialmente conflittuali, addomesticando e disinnescando il potenziale trasformativo, a preparare il terreno per il passo successivo ovvero crociata anti-woke e anti-green come nuove distrazioni di massa. Tutto merito dell’estrema destra che salverà il mondo all’insegna dello slogan del ritorno al buonsenso. Giorgia Meloni è riuscita tramite il suo “amico” Musk e come donna più influente, a rappresentare un governo dell’Unione europea per l’insediamento alla Casa Bianca di Trump proiettato in diretta galattica. Un tempo si sarebbe detto che raccoglierà briciole, oggi è fortunata se non le tocca pagare il conto. Nel suo discorso da bullo in videocollegamento al WEF, minacciando più volte l’Europa in sala regnava un inspiegabile silenzio, come se i promotori delle varie agende liberticide fossero totalmente in balia della sindrome di Stoccolma che più li meni e più ti vengono appresso. Zelensky invece (sic) ha dovuto accontentarsi del forum di Davos munito di piattino per l’elemosina. Il Tycoon ha ribadito di voler essere “un pacificatore” che misurerà il suo successo anche “in base alle guerre che concluderemo e, forse cosa più importante, alle guerre in cui non saremo mai coinvolti”. Finalmente oggi è un giorno di speranza in una sorte di rito purificatorio degli Stati Uniti, per riprendersi la leadership del dominio imperiale per arrestare la loro caduta in tutti i campi del loro modello egemone. Davvero si ritiene che sia alla portata di un impero rialzarsi, avendo problemi maggiori delle sue risorse, e invertire la rotta in un quadriennio presidenziale? È un’impresa proibitiva e direi illusoria risollevare una democrazia americana distrutta dai due partiti al potere che hanno svenduto il paese alle multinazionali, ai militaristi e ai miliardari e il prezzo lo pagheranno i soliti ultimi che sono sempre più maggioranza. In una crescente disuguaglianza sociale e la costante erosione delle istituzioni democratiche, tra cui i media, il Congresso, il lavoro organizzato, il mondo accademico e i tribunali, portando inevitabilmente a uno stato autoritario o fascista cristiano. Non provo alcun piacere nell’avere previsto tramite i miei appelli e inchieste appassionate, il decadimento ancora in atto e sempre più coinvolgente dell’Europa stessa, ormai giardino contaminato e riciclabile da parte dell’Impero. Il Tycoon annuncia il crollo della patina che mascherava la corruzione della classe dirigente e la loro pretesa di democrazia. Trump é il sintomo, non la malattia e la perdita delle norme democratiche di base è iniziata molto prima aprendo la strada al totalitarismo tecnocratico. Con la sua cricca di miliardari, generali, idioti, fascisti cristiani, criminali, razzisti e devianti morali sono rappresentazioni fittizie della feccia ora elevata al più alto livello del governo federale. Se prima si ungeva il politico di turno, adesso decideranno direttamente loro, incarnando il marciume morale scatenato dal capitalismo sfrenato. Su “Joe sleeping” Biden e la sua cricca direi che paragonarli a Totò Reina e i suoi picciotti, sembrerebbe un eufemismo che lo farebbe rivoltare dalla tomba offeso. Sono indignato di vivere in un protettorato americano, guidato da una classe politica composta di servi di bottega accuratamente selezionate a monte e impossibilitati di portare avanti un’agenda dettata dai nostri interessi. Cercando di scorgere qualcosa di positivo in questo disastro umano e sociale, è che il processo di decomposizione occidentale ha aumentano gli scricchiolii di frequenza come sintomi delle fasi che preludono ai crolli, che mi auguro come terapia purificatoria alla desertificazione intellettuale e al dilagante nichilismo della gleba.
Immaginate l’arroganza del garante della costituzione che permetta al partito XY di picchiare, perseguitare sistematicamente i giornalisti e i medici che non partecipano alla menzogna. Che faccia censurare, licenzi tutti i dissidenti da tutte le professioni e posti di lavoro, chiuda i conti e poi, con la propaganda cancelli la loro identità. Che perseguiti i difensori dei diritti civili con procedimenti falsificati e prenda i loro capi in prigionia politica per giorni o anni. Immaginate che il partito danneggi gravemente milioni di persone, facendone morire altrettante con sostanze sperimentali, con l’obbligo a inocularsi. Che costringa l'apparato statale e la società a entrare in uno scenario ed economia di guerra mondiale contro la Russia e poi a sostenere incondizionatamente un genocidio in Medio Oriente. Che calpesti la sovranità degli stati, delle invasioni belliche nella vendita di armi, droghe e sofferenze senza fine della popolazione civile nei vari contesti conflittuali. Che facci uso vigliacco di armi bandite nei trattati internazionali come mine antiuomo, bombe a grappolo o gas altamente tossici. Che impoverisca milioni di contadini nei continenti del sud, deprezzando i loro prodotti per imporre i prodotti OGM e appropriazione delle terre da sfruttare tramite le corporation delle loro materie prime. Che utilizzi l’IA per affermare il dominio e la sorveglianza globale tramite la tecnologico-militare. Che consente l’ideologia del Woke e LGPT+ indottrinando i nostri figli e il transumanesimo riservato agli eletti sopravvissuti. La fiducia nei conglomerati mediatici, nella polizia, nella "scienza", nelle associazioni, nelle ONG e nei politici è così profondamente sottozero, che il sistema sempre più vacillante può reggersi solo con la repressione. Immaginate ciò che abbiamo con resilienza permesso ai nostri impuniti rappresentati e al nostro garante principale che recita così! (facendo sembrare 1984 di Orwell una favola per piccini.)
La mappa del pianeta è decisamente cambiata con la ricchezza mondiale che si é trasferita da Nord verso Sud e verso Est, e uno sviluppo accelerato delle economie emergenti oltre alla non capacità di interlocuzione degli USA duramente danneggiata, dall’uso arrogante delle sanzioni e degli embarghi ai 4 angoli del pianeta, che si sono ritorte contro. Con una riduzione dell’export verso i paesi sanzionati (che sono 23 e il 76% della popolazione mondiale) e della conseguente domanda di dollari. Sul piano della forza, abbiamo meno carte da giocare, a cominciare dalle risorse naturali e demografiche e il primato tecnologico non più così netto. Vedi il fenomeno DeepSeek. Nonostante resiste ancora la fiaba del libero mercato, la buona novella di questo inizio d’anno è che la parabola del lungo tramonto dell’Impero e la sua stagnazione senza sbocco si sta palesando. Come insegna il termine “apocalisse”, lo svelamento del nuovo tende ad avere caratteri cruenti e quindi, non è una buona notizia per chi vive con agio il presente e brama solo una sua serena prosecuzione. Per la gleba apolide invece, si apre la stagione in cui ogni azione conterà doppio e in cui si getteranno i semi del futuro.
Atti antidemocratici Le elezioni vanno quando vincono i “nostri”, altrimenti le trucchiamo (Moldavia), le raggiriamo (Francia), le contestiamo violentemente (Georgia) o le annulliamo (Romania). Per la gioia delle lobby belliche la terza guerra mondiale, con in grembo la guerra nucleare come le nubi hanno in grembo la pioggia, è già iniziata con i vari pezzi che si uniranno. La multinazionale Boeing, che ha un rapporto simbiotico con Israele ed in particolare col primo ministro Netanyahu, affiancata dalla Israel lobby, cioè l’AIPAC, sostengono le campagne di sterminio del sionismo in cui le bombe sono come i vaccini. Una merce ideale perché, volente o nolente, paga il contribuente e come i vaccini possono essere spacciate a livello pubblicitario come una cura preventiva alla malattia del terrorismo. Con un imponente spostamento di risorse verso un’economia di guerra piuttosto che alla lucrativa green economy, BlackRock tramite Trump annuncia la fine del Green New Deal. Avere spezzato il cordone energetico e finanziario con la Russia, e la conseguente crisi industriale, ampliatasi sotto forma di dipendenza dagli USA e la predazione finanziaria vanno lette insieme e apre nuovi assetti di potere. Non è la Cina, né tanto meno la Russia a inserirsi in questi spazi, ma il capitale dell’impero che sta stringendo i legacci attorno ai suoi vassalli a cui Trump darà la mazzata decisiva. Seguono altri misfatti come il non rispetto degli accordi di Minsk sulla non espansione della Nato a est dell’Europa. I vari colpi di stato organizzati e guerre finanziati in giro per il mondo, precedute dalle tutte le controrivoluzioni colorate, sono state portate avanti per distruggere gli stati nazionali e installare governi occidentali con la
CIA in cabina di regia. Bombardamento di Belgrado per 78 giorni con 2.300 attacchi aeri partiti dall’Italia, che causarono la morte di 2.500 civili, tra i quali 89 bambini, dopo che il presidente Milosevic aveva accettato le decisioni del G8 per una pianificazione di una missione di pace in Kosovo. (Link) La NED è stata all’origine della Rivoluzione delle rose in Georgia nel 2003, della Rivoluzione arancione in Ucraina nel 2004, della Primavera araba nel 2011 e del golpe di Maidan in Ucraina nel 2013-2014, senza scordare le proteste anti-cinesi e filo-occidentali di Hong Kong nel 2019. La NED ha ufficialmente fornito aiuti per 8,5 Mio di dollari alle organizzazioni separatiste islamiste uigure tra il 2004 e il 2023” per organizzare attentati terroristici in Cina. L’origine della pandemia studiata e diffusa dai laboratori di Wuhan per destabilizzare l’economia globale a favore del neoliberismo agonizzante. Il finanziamento a Israele nelle sue genocidarie azioni per espandere i suoi territori e l’insediamento di nuovi coloni. Gli attentati in stile mafioso al Crocus City Hall, a Donald Trump, uccisione di Ismail Haniyeh il capo politico di Hamas e altri leader brutalmente assassinati, la figlia di Alexandr Dugin - Darya Dugina, a Gaza oltre 50 giornalisti uccisi e altrettanti medici per finire con gli oltre 50'000 assassinati e il triplo di feriti. Israele ha condotto circa 480 attacchi in territorio siriano dopo il golpe e tante altre orrende azioni criminali quasi mai menzionate dal mainstream oltre all’attacco hacker a Hezbollah in cui esplodono migliaia di cercapersone causando morti e tremila feriti tra Libano e Siria. A luglio 2024, il numero di palestinesi incarcerati nelle prigioni israeliane è salito a 9.623, di cui 4.781 detenuti senza processo (Rapporto Onu prima del 7.10). L’assassinio del comandante russo a Mosca che sovraintendeva la difesa dalle armi chimiche, Igor Kirillov, che aveva denunciato l’esistenza dei tanti biolaboratori americani (sotto tutela del figlio birichino di Biden da lui poi graziato) in Ucraina, confermata poi dal Pentagono. La taglia posta sulla testa di Maduro vivo o morto di 25 Mio di dollari, che ha il torto di avere nazionalizzato le sue enormi riserve petrolifere del Venezuela in nome del libero mercato ha subito: Tentati colpi di stato, azioni terroriste, finanziamento delle organizzazioni antigovernative, sanzioni economiche arbitrarie, furto delle riserve auree della Banca centrale Venezuelana da parte della banca d’Inghilterra e dulcis in fundo la richiesta di invasione militare pubblicata sul NYT per riappropriarsi delle loro risorse. Dopo questo breve resoconto dell’Impero, sta a voi metabolizzare se sia democratico come ci fanno credere ad ogni scadenza elettorale per mantenerne la parvenza e controllare da remoto se qualcuno alza la voce. Chiedete a rumeni o ai georgiani, tanto per cominciare.
L’impero ha gettato la maschera, mostrando la sua natura dispotica, in un mondo divenuto troppo interconnesso e tecnologicamente intricato per consentirle di governarlo con tutta la sua patologica tossicità. Dubito che le quattro sparate di Trump contro gli immigrati, i competitori commerciali, le energie rinnovabili e le inclusività diano i frutti sperati a una strategia di uscita dal declino. L’imperialismo negando la sovranità nazionale al resto del mondo, con comportamenti coloniali e predatori delegittimati, in nome della presunta superiorità morale, non è compatibile con il concetto spesso abusato di democrazia. Ma il benessere e stabilità delle masse, non sono tra gli scopi degli oligarchi tecnocrati, i quali speculano proprio sul caos. Con l’avvento di Trump si è messo in moto una rivoluzione economico-culturale che causerà sangue, sudore e lacrime, che finirà in un mare di fango, con un crollo finanziario o una guerra finanziaria o militare che nessuno poi dirà di aver voluto, mentre la democrazia o ciò che ne rimane, sarà chiamata a raccoglierne i cocci. Chiunque, avendo s’intende i mezzi intellettuali dovrebbe capirlo e chiunque vi si sottrae, è complice o disinformato. A voi, dunque, l’ardua decisione di attivare quei pochi neuroni disponibili da donare alla ragione.
28/03/2025
Premessa Per trarre beneficio da una prima lettura dei miei intrecci narrativi, talvolta non di immediata comprensione, oltre a una buona padronanza lessicale e alla disponibilità di almeno venti minuti liberi da giochi e app dello smartphone, è richiesto anche ciò che Schopenhauer, ispirandosi all’antica saggezza dei Veda, chiamava “sollevare il Velo di Maya”. Il filosofo rivela: “... è Maya il velo dell’illusione, che ottenebra le pupille dei mortali e fa loro vedere un mondo di cui non si può dire né che esista né che non esista; il mondo, infatti, è simile al sogno, allo scintillio della luce solare sulla sabbia che il viaggiatore scambia da lontano per acqua, oppure ad una corda buttata per terra ch’egli prende per un serpente.” Interpretando l’antica saggezza indiana, l’unità e la lotta tra vecchio e nuovo, tra continuità e trasformazione, nel fluire incessante del movimento, dovrà essere la consapevolezza che ci guida nella comprensione. Conclusa questa breve dissertazione filosofica, entriamo ora nel vivo con due strumenti dell’Impero, “USAID” e “NED” che dal dopoguerra in poi hanno avuto un ruolo da protagonista. Lo prometto sarò coinciso pur dovendo affrontare un tema complesso e consapevole che molte distrazioni di massa offuscheranno certi argomenti, dato che screditerebbero il mondo della politica e dell’informazione in primo piano. Nel mio lavoro certosino, che chiunque armato di passione e spirito critico potrebbe svolgere, come per la vera scienza, non vi sono mai certezze e postulati definitivi. Chi invece opta di vivere con le pupille ottenebrate senza sollevare il velo di maya, è pregato di lasciare questa mi narrazione. Buona lettura invece per una sempre più numerosa schiera di lettori risvegliati.
Soft Power al servizio del capitale Pochi conoscono la sigla USAID, (l'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale) caduta recentemente in disgrazia. I più accorti ne intuivano l’esistenza, interpretando il diffondersi coercitivo della globalizzazione e del neoliberismo che tramite lo stato profondo, ne avrebbe dovuto disporre. Su Wikileaks e sul Columbia Journalism Review sono comparse recentemente alcuni scottanti rapporti interni dell'agenzia che hanno aperto un vaso di Pandora ancora indecifrabile. “Forrest” Trump ne ha ordinato il congelamento di 90 giorni per tutti i programmi dell’Usaid e migliaia di posti di lavoro con le rispettive operazioni umanitarie. Per trasparenza riporto la descrizione de Il Sole 24 Ore. Da una sigla quasi anonima tra le tante, vi erano solo supposizioni su come l’Impero finanziasse tutti gli atti antidemocratici da me descritti in “L’Impero getta la maschera”. Dal Deep State fino all’Agenda 2030 vi erano percezioni e puntini infiniti di difficile interpretazione. Adesso per comprendere dei meccanismi che hanno segnato il destino degli ultimi 60 anni del nostro pianeta, si possono analizzare i dossier e leggere interviste di ex dipendenti appena silurati, in un'operazione di vendetta politica o di ristrutturazione radicale come nuovo strumento della plutocrazia al potere. Mentre turbinavano le speculazioni sul fatto che Musk e i suoi alleati stessero cercando di chiudere l'USAID, il magnate ha pubblicato su X, la piattaforma social di sua proprietà una didascalia "L'USAID è un'organizzazione criminale. È ora che muoia", e una raffica di post sull'agenzia come "molto corrotta, malvagia e un nido di vipere di marxisti di sinistra radicale che odiano l'America". Questa è solo l'ultima di una serie di colpi di frusta sugli sforzi di Trump di saccheggiare il governo federale, anche al limite della legalità. Musk è un personaggio inquietante, non tanto per le sceneggiate goliardiche e i presunti o reali saluti romani, ma perché insieme a molti altri, da Zuckerberg a Soros a Bill Gates a Larry Fink, ecc., rappresenta in maniera sfacciata la metamorfosi delle liberaldemocrazie oligarchiche. Indigna e preoccupa che l'uomo più ricco del mondo e braccio destro del commander-in-chief e proprietario di “X” nonché di Tesla, SpaceX, Neuralink e dei satelliti Starlink, dichiari: “Se spegnessi Starlink, la prima linea di Kiev crollerebbe”, permettendo alla Russia di bombardare indisturbata e mettendo in pericolo la vita di migliaia di civili, dopo che Washington ha momentaneamente bloccato ogni aiuto militare (armi, pezzi di ricambio, assistenza) e di intelligence. Dal Washington Post leggo che Musk ha riscosso contributi, sussidi, prestiti e appalti dal governo federale qualcosa come 38 Mia. di dollari, di cui l’amministrazione Biden si è prodigata in questo assistenzialismo verso le sue imprese. Se ne deve arguire che sia anche lui di facciata di qualche lobby d’affari trasversale al pubblico e al privato, e anche al legale e all’illegale. Emergono poi i dati 2023 sui finanziamenti forniti da USAID a 6.200 giornalisti in vari paesi del mondo a “sostegno della libertà di informazione”, a 707 testate appartenenti a NGO (Non Governmental Organizations) e a 279 "organizzazioni della società civile operanti nel settore dei media, tra le quali impensabili testate di prestigiose riviste ancora non svelate, ma all’uso di eventuali estorsioni nella guerra interna fratricida. L’USAID appare inoltre direttamente coinvolta nel finanziamento delle attività "informative" di NGO e media che hanno fomentato rispettivamente le varie rivoluzioni colorate: delle rose in Georgia (2003), arancione in Ucraina (2004), dei tulipani in Kyrghizistan (2005) e dei cedri in Libano (2005). Emergono poi il contributo di USAID in risposta al COVID-19 in Italia e altri scandali obamiani, con cui gli USA nello schema/retaggio, pagavano la gran parte dei soldi usati dal WEF di Davos e le loro tristemente note Agende. Dopo oltre 60 anni queste prostitute politiche e dell'informazione, hanno capito che per le loro campagne di disinformazione di massa i soldi e il loro tempo é finito, insieme ai loro orwelliani “fact checker”. In questo buco nero di burocrazia spacciata per unione europea, dovrebbero cadere molte teste insospettabili, che dovranno trovarsi un lavoro vero (coglione chi li assume). Per questo perseguitano il loro folle piano ReArmEU contro una fantomatica minaccia russa, e soddisfare il c.d “Asset manager capitalism” cui dedicherò un articolo a parte.
Le tecniche dell’informazione che venivano usate con i mastodontici flussi di capitali USAID, attraverso cui i media e i politici mettevano in atto la manipolazione di massa per fare affidamento sul consenso. Ecco la tecnica sottile e geniale che vorrei esporre brevemente elencandone i passaggi significativi: 1) il principio della distrazione 2) mostrare un determinato tema come un problema, creando poi una soluzione che spesso è impopolare 3) La gradualità, nel caso dell'eliminazione di alcuni diritti fondamentali, per esempio, è preferibile eliminarli in piccole dosi per non perdere il diritto dei cittadini 4) Vi è poi il differimento che si presenta p.es. in una determinata riforma assicurando che, pur essendo negativa per i cittadini, nel breve periodo porterà i suoi frutti. Nell’attesa dei supposti benefici, si scoprirà che questi vantaggi erano fuffa ma sarà già troppo tardi essendosi le persone già abituate al cambiamento 5) Infantilizzazione dei cittadini, sia nelle pubblicità che nei discorsi politici, trattandoci come se fossimo dei bambini, azzerando il senso critico delle persone che accetteranno il messaggio 6) Emozionarci con dei messaggi manipolatori che non invitano alla riflessione ma, al contrario, si basano sulle emozioni che a loro volta eliminano la razionalità 7) Mantenerci nell’ignoranza come miglior requisito, peggiorando il sistema educativo e la diffusione mediatica di prodotti di contenuti scadenti disabituandoci alla riflessione. Il tutto va sotto la voce del c.d. “Soft Power”. Tra le emergenza indotte con le tecniche sopra descritte, quella venuta meglio senza dubbio resta il covid, mentre la venuta peggio la guerra in Medioriente. La narrativa al riarmo immediato europeo sembra improbabile come emergenza. Tra le quelle di distrazione si possono annoverare, il patriarcato, l’omofobia, la guerra nucleare, l’apocalisse climatica e le migrazioni di massa per finire in bellezza con il ritorno del fascismo. Tra gli effetti collaterali, alcuni finiscono poi prigionieri di fantasiose e non meno pericolose contronarrazioni, mentre le vittime più evidenti sono i prezzolati del clero intellettuale dei giornalisti, influencer, presentatori, artisti, politici e ghost writers, che hanno avuto il compito ingrato anche se ben remunerati, di presentarci l’indegna esibizione a firma del Ministero della Verità.
L’USAID al servizio del Deep State per la quale l’Europa è una colonia, che da almeno 80 anni è terra di scorribande, amministrazione predatoria per conto delle oligarchie finanziarie da anni in guerra tra loro. Le big three (Blackrock, Vanguard e State Street) che occupano in varie forme circa l’80% dell’economia dell’intero occidente e ne controllano la quasi totalità dei media, da un lato, e la PayPal Mafia dall’altro, con la seconda schierata con Trump che non può però fornire il potere finanziario della prima. La Germania per prima ha eletto un uomo di BlackRock (Merz) e a ruota la l’UE che senza consultare il parlamento, invece di fare da zerbino a Trump e alla sua cricca PayPal Mafia, lo faranno alle big three insieme ai Neocon la FED e il mondo intero della finanza, al momento emarginata dai giochi di potere politico. Così gli strumenti USAID e NED, ancora potenti in Europa, stanno creando consenso tra i cittadini per il loro lucrosissimo progetto ReArmEU di armarci fino ai denti per permettere all’Impero, dopo l’intervallo ucraino, di sperare di vincere la guerra commerciale contro la Cina, il paese più sovrano del pianeta e l’unico in grado di sfanculare Wall Street. L’USAID finanza il mainstream europeo occultando che, il deficit crescente obbliga gli USA a trovare ogni anno compratori di titoli di Stato per almeno 2mila Mia. di dollari in più dell’anno precedente e senza dover aumentare gli interessi offerti per attrarre investimenti. Le grandi banche centrali sono però sempre meno disposte a incrementare la propria esposizione verso il debito USA. Di qui la strategia di Trump e dei suoi consiglieri economici per imporlo con un ricatto in stile mafioso che suona così: O comprate il nostro debito americano, a scadenza un secolo e con rendimenti contenuti, oppure perderete l’ombrello di sicurezza del Pentagono. Con i minacciosi dazi, Trump avrà poi un’arma di pressione cui l’Europa dovrà genuflettersi. Così dopo la mascherina, il green Pass, l’auto elettrica e il condizionatore spento per fermare Putin, ora l’Europa indossa l’elmetto per salvare la finanza del padrone, sacrificando i nostri risparmi, previdenze e sanità.
Strumento di sostegno o sovversione? Abbiamo a che fare con un lavoro capillare, pluridecennale, strutturato e supportato da poderosi mezzi finanziari, abile a lavorare sulle menti soprattutto nelle fasi in cui le difese critiche sono abbassate, come nella sfera dello spensierato intrattenimento. Alludo alle serie televisive e ai film in cui il messaggio appare come elemento narrativo sullo sfondo. Esempi da citare del tipo, in una vicenda avventurosa, tra i cattivi di contorno in un periodo compare la mafia serba, in un altro la mafia russa, in un altro lo sciamannato terrorista arabo o il narcotrafficante colombiano o messicano seconda della bisogna. Così, nei film della Marvell il cattivo di turno a seconda del contesto storico del momento, era russo o cinese o spesso tedesco con l’istinto di dominio sul mondo, che da copione il supereroe distruggeva salvandoci dall’apocalisse o dittatura. Sullo sfondo l’immancabile bandiera a stelle e strisce, simbolo di un suprematismo e dei superpoteri conferiti dal Dio cristiano, che veglia e protegge l’unica Nazione eletta insieme a Israele di salvare il mondo intero dalle forze del male. Non può sfuggire la spasmodica apparizione in ogni produzione cinematografica di personaggi inclusivi (minoranza del 5-8%), che creano inconsciamente empatia e consenso nella rivendicazione dei loro diritti civili. Forse con la conoscenza dell’USAID all’opinione pubblica, molti comprenderanno che pensare in modo critico non sia complottismo, ma una delle principali battaglia contro la manipolazione del pensiero. Dopo il torpore subito per decenni a questi professionisti del crimine è stato tolto il velo di Maya, svelando la loro perversa idea di Monopolio della Verità per imporre la propria visione di mondo, che ha generato scontri, agguati, omicidi e guerre senza fine, combattute per affermare l’ideologia imperialista e il loro verbo: “la mia VERITÀ come la mia religione e stile di vita, è meglio della tua, a prescindere dagli effetti collaterali generati”.
Congelati i fondi del NED In questa sdolcinata descrizione, il National Endowment for Democracy (NED) “è una fondazione indipendente degli Stati Uniti che supporta progetti di sviluppo democratico in tutto il mondo, finanziando attività che promuovono i diritti umani, la governance democratica, la libertà di espressione, e la partecipazione civica.” Anche se la fondazione non finanzia direttamente le imprese italiane, è nota per i suoi finanziamenti a ONG, istituzioni educative, e gruppi della società civile che lavorano per promuovere i valori democratici. Musk co-presidente del Dipartimento per l’efficienza del governo (DOGE), ha bloccato l’erogazione di finanziamenti, paralizzandone completamente l’operato. Secondo testimonianze di ex funzionari sarebbe un'estensione della CIA mascherata come ONG, che avrebbe usato denaro pubblico per destabilizzare paesi non allineati tramite dei “regime change”. Vedi analisi. L’agenzia fondata nel 1983, avrebbe tramite la torbida Victoria Nuland contribuito a incitare l’invasione russa dell’Ucraina, sponsorizzando il “golpe morbido” (che è culminato in numerosi episodi sanguinosi) e partecipato personalmente alle manifestazioni inscenate dall’estrema destra in piazza Maidan a Kiev nel dicembre 2013. La NED accusata di svolgere, come un’organizzazione terroristica, gran parte del lavoro sporco e occultato della CIA. Vedi la recente vicenda in Romania dove la Corte Costituzionale ha annullato il primo turno delle elezioni presidenziali, vinte a sorpresa da Georgescu, candidato indipendente critico della NATO, dopo che documenti di intelligence hanno denunciato una mai provata interferenza russa tramite account falsi su TikTok. Il giornalista Lee Fang ha dichiarato che dietro questa decisione ci sono state pressioni di think tank e ONG finanziate dall’USAID, il NED e alimentato la narrativa dell’ingerenza russa per influenzare la Corte e fare in seguito arrestare il candidato favorito da tutti i sondaggi. Da noi tutto tace come per la nuova Nakba nel sud della Siria dove i jihadisti democratici tornano carnefici e ancora dobbiamo subirci il mantra della VonderQualchecosa e della “volenterosa” duchessina italica che blatera di riarmarci strizzando l’occhio a Trump! ☹
Stonewall UK Il Potente gruppo LGBTQIA++ promotore del transattivismo, dopo anni di contese, sofferenze, censure, tribunali nel mondo accademico e dello spettacolo, dopo la soppressione dei finanziamenti merita una riflessione. Centinaia di donne perseguitate, mobbizzate e licenziate per poi venire segnalate in black list internazionali, per avere sostenuto che un uomo che si autoidentifica come donna (self-id) rimane biologicamente un uomo. Tramite USAID questo gruppo garante del trans-verbo riceveva un flusso impressionante di finanziamenti pubblici e privati ed era erogatrice del certificato “Diversity Champions”, ambitissimo da aziende e settori dello stato. Ultimamente ha cambiato metodo e rotta modificando la definizione di “transfobia” eliminando ogni riferimento all’identità di genere, e dichiarando che non puoi più essere bollato come transfobico se non riconosci il genere auto-percepito di qualcuno facendo riferimento al suo sesso biologico. Perché USAID elargiva "aiuti", imponendo "pronomi preferiti" e bagni neutri nei luoghi di lavoro e scuole? Questa realtà distopica mira in realtà ad una lenta ma inesorabile disgregazione della famiglia stessa, con un nuovo ordine erotico prodotto da anni di ideologia gender, educandoci a essere contrari a ogni relazione duratura, in un’azione tossica eliminando la differenza tra i sessi con individui unisex. Qui un articolo sulle catastrofiche conseguenze dei tagli USAID, della rivista LGBTQ Nation, sulla comunità dei c.d. fluidi gender.
I grulli del mainstream Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, la “fine della storia” profetizzata da Fukuyama e poi smentita dal neoliberismo, ha scritto la parola fine al patto sociale, depotenziando il ruolo di “creazione del consenso” tradizionale da parte della classe clericale, come l’ambiente accademico, il mondo della cultura, dell’editoria, dell’informazione e dell’insegnamento. Oggi i memi, tweet e hashtag, oltre ai social sono diventati la nuova istituzione di cultura e opinione globale. La tv e i giornali li usano quasi solo gli anziani, mentre i "millennials" o "gen Z", sono passati da Instagram a TikTok, metabolizzandone l’intera ideologia di genere, ispiratrice delle forme più virulente di “cultura dell’annullamento”. Le neo-ONG dei progetti e delle iniziative culturali sull’inclusione e coltivatori di diritti civili, stanno lentamente rimpiazzando i tradizionali diritti sociali. Gli ex finanziatori delle varie USAID e NED sono preoccupati di non ottenere più consenso per i loro progetti globalisti e il loro ciclo di business, che svolgeva un ruolo essenziale, come lo era in passato salmodiare nei monasteri affinché Iddio preservasse il Re e la Nazione. Oggi, tolto il velo di questa spazzatura, dato che la politica non ci rappresenta più, dovremmo rinunciare al nostro contributo attivo, come consumatori e risorse mercificate delle varie Big (Tech, Pharma, Food) e portatori d’acqua del Sistema. Basta subire con resilienza ad una borghesia finanziaria e i suoi AEDI (Azione Educativa Integrata) che per noi decide, gestisce e pianifica, confinando e condannando tramite lo strumento coercitivo del woke e delle infinite emergenze, per evitare il crollo del levitano finanziario speculativo occidentale, che genere bolle su bolle. Dirottando poi i nostri risparmi e costruendo titoli ad hoc in grado di attrarre i nostri investimenti a favore dei grandi privati delle lobby di turno. Nel “mondo nuovo” di Huxley si narra di una società che elimina il conflitto e il dolore, ma a costo della libertà e dell’individualità. Diciamo basta a questa turpitudine e conformità, consci di come la ricerca di felicità superficiale possa portare alla perdita di autenticità e significato e creare una società in cui la vera umanità è sacrificata per l’efficienza e il controllo. Nel pensiero hegeliano si auspica un divenire sempre più consapevole come prerogativa della libertà. Ecco perché la filosofia in un modo o nell’altro è sempre chiamata in causa.